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Meloni incontra Modi: “L’India può svolgere un ruolo centrale per una pace giusta in Ucraina”

La Presidente del Consiglio interverrà all'apertura della VII edizione della Raisina Dialogue

Pubblicato:02-03-2023 10:14
Ultimo aggiornamento:02-03-2023 20:44
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ROMA – È il primo viaggio bilaterale in Asia dall’inizio del suo governo. Giorgia Meloni è a Nuova Delhi, in India e, insieme al viceministro e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. I nostri rappresentanti sono stati accolti dal premier indiano Narendra Modi. La Presidente del Consiglio interverrà all’apertura della VII edizione della Raisina Dialogue, una conferenza multilaterale che si tiene ogni anno nella capitale dell’India e per la quale è stata invitata proprio da Modi durante il G20 che si è tenuto a Bali. L’ultimo viaggio di un premier italiano in India risale al 2018 con Giuseppe Conte.

L’India è un Paese con cui l’Italia ha “relazioni solide e un partenariato strategico” soprattutto in termini commerciali”, spiega la premier in conferenza congiunta con il suo omologo indiano. “Vogliamo rafforzare l’interconnessione tra queste due penisole, che hanno culture millenarie. Ci siamo battuti per l’indipendenza e la libertà”, dice Meloni e trovo “elementi di vicinanza nella nostra visione per difendere i diritti dei popoli”.

E sulla guerra in Ucraina la presidente del Consiglio spiega: “Non possiamo consentire che le fondamenta del diritto internazionale siano minacciate. Non possiamo consentire che la legge del più forte prevalga, ma deve essere la forza delle legge a prevalere. L’India può svolgere un ruolo centrale per arrivare alla pace giusta”.


MELONI: “UNA PROFONDA AMICIZIA LEGA LE NOSTRE DUE NAZIONI”

“Ringrazio il primo ministro Modi e tutta la nazione per la splendida accoglienza che abbiamo ricevuto in questa nostra visita, non solo a testimonianza di una ospitalità, che è famosa nel mondo, ma anche della profonda amicizia che lega le nostre due nazioni che celebrano quest’anno il 75^ anniversario delle loro relazioni diplomatiche” che “vogliamo portare ulteriormente avanti e in alto”. “Ed è la ragione- prosegue- per la quale abbiamo deciso di elevare i nostri rapporti a partenariato strategico proprio perche’ le nostre relazioni sono estremamente solide. Penso ad esempio al tema della eccellente collaborazione commerciale. Vale la pena di ricordare che nell’interscambio tra Italia e India noi abbiamo raggiunto la cifra record di quasi 15 miliardi di euro. Che in due anni abbiamo piu’ che raddoppiato il volume di quell’interscambio e siamo entrambi convinti che si possa fare di piu'”.

La nostra, ripete Meloni, “è una scelta strategica perché il governo italiano ha deciso di proiettare un attivismo dell’Italia sul fronte del Mar Mediterraneo. E quando parliamo di Mediterraneo allargato lo consideriamo allargato fino a qui, perché sono interconnessi il mar Mediterraneo con l’Indo Pacifico e noi volgiamo rafforzare sempre di più quella interconnessione”.

Occorre dunque, aggiunge, “rafforzare la nostra cooperazione. Penso al tema della difesa, della sicurezza energetica. L’India si pone grandi obiettivi, la sua voglia di lavorare in maniera estremamente forte sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, una scelta strategica che considero particolarmente intelligente ed è qualcosa su cui possiamo collaborare”. C’è poi, continua Meloni, “il tema della transizione digitale e stiamo lavorando a importantissimi progetti che collegano le nostre due nazioni. C’è il tema delle tecnologie emergenti”, quello della “cybersicurezza e dello spazio. Sono materie strategiche sulla quali vogliamo collaborare”.

Ci sono poi “i grandi choc che le nostre nazioni affrontano: la crisi pandemica, oggi la crisi internazionale con l’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina, le sue ripercussioni sulla sicurezza mondiale, sull’ordine internazionale fondato sulle regole, ma anche su temi come la sicurezza alimentare, sicurezza energetica”.
“Il primo ministro Modi- sottolinea- conosce la posizione italiana di pieno sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina e credo che condividiamo entrambi l’auspicio che l’India possa, in qualità di presidente del G20, svolgere un ruolo centrale nella facilitazione di un percorso negoziale verso la cessazione delle ostilità e una pace giusta”. “Il primo ministro Modi sa che puo contare sulla collaborazione italiana a 360 gradi per la riuscita della prossima edizione del G20 e puo’ contare sull’Italia e sul mio governo per rafforzare le nostre relazioni”.

Al suo arrivo a Nuova Delhi la nostra Premier ha visitato il Memoriale dedicato a Gandhi, il Raj Ghat, e sul libro d’onore ha lasciato questo messaggio: “Vi sono al mondo pochi esempi di un uomo che, solo, abbia compiuto la resurrezione del proprio Paese con la forza del pensiero e la dedizione estrema durata tutta la vita. Così il grande Mahatma Gandhi parlava di Giuseppe Mazzini, uno dei padri del Risorgimento italiano, fonte d’ispirazione anche per quello indiano. Due patrioti che con le loro azioni e le loro opere hanno indicato il cammino ai nostri popoli. Italia e India, civiltà millenarie che hanno combattuto per la loro indipendenza e sono oggi unite nella difesa della democrazia e della libertà”.

MELONI: IMPEGNARCI TUTTI PER EVITARE GRAVI CONSEGUENZE CLIMATICHE

“Dobbiamo impegnarci nella lotta contro il cambiamento climatico e contribuire con compiti e doveri specifici, con senso di responsabilità nei confronti delle generazioni future ma anche nei confronti dei nostri cittadini oggi. Lo dobbiamo fare in modo equilibrato e ciascun Paese deve svolgere il proprio ruolo: se non lo faremo ci sarà un impatto profondo sull’umanità do tutto il mondo”. Lo dice la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento al Raisina Dialogue, a Delhi, alla presenza del primo ministro indiano Narendra Modi, dei ministri degli Esteri del G20, delle organizzazioni internazionali e dei paesi ospiti. Un impatto che subiremo “direttamente, attraverso una carenza alimentare, siccità, eventi meteorologici estremi e altri disastri“, avverte la premier, “ma anche indirettamente, attravreso nuovi conflitti dovuti ai cambiamenti climatici, migrazione, dispute frontaliere dovute alla scarsità di risorse”.

Meloni prosegue: “L’esigenza di accelerare la transizione energetica sottolinea anche la vulnerabilità delle economie di tutto il mondo, tuttavia dimostra anche che il coordinamento mondiale sui cambiamenti climatici non è un gioco a somma zero ma un gioco in cui c’è da trarre vantaggio, in cui l’India ha un ruolo da svolgere, vista la forza lavoro altamente qualificata, le risorse, la posizione strategica nelle filiere mondiali. La nostra capacità di collaborare sulle energie rinnovabili, l’idrogeno, sulla circolarità, sulla transizione verde determinerà il nostro successo“, conclude Meloni, e per questo “servirà un ordine mondiale funzionante”.

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