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Ritardi nelle consegne e aumento dei prezzi delle bici: cosa possono fare i negozi?

Marco Bindini, titolare di Sportissimo, spiega le strategie da adottare per far fronte al caro prezzi e ai ritardi nelle consegne

Pubblicato:02-03-2022 17:48
Ultimo aggiornamento:10-03-2022 12:20

biciclette gara
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Da circa due anni il mercato delle biciclette ha vissuto una vera e propria rivoluzione con l’enorme aumento della domanda e, al contempo, una sensibile riduzione dell’offerta. Un problema che i negozi di bici hanno dovuto affrontare trovando nuove strategie per accontentare i clienti

Abbiamo parlato di questo problema con Marco Bindini, il titolare di Sportissimo, uno dei più importanti rivenditori ufficiali Pinarello in Italia e in Europa, con tre punti vendita in Emilia-Romagna e un negozio online di biciclette e accessori per il ciclismo. Gli abbiamo chiesto quali strategie ha adottato il suo negozio per far fronte a questa nuova situazione. 

“Come rivenditore di un marchio di alta gamma come Pinarello, Sportissimo si è trovato a dover studiare un nuovo modo di supportare le vendite nonostante il caro prezzi e le oggettive difficoltà nel garantire lo stesso servizio che eravamo abituati ad offrire. Se da un lato la richiesta di biciclette continua a crescere in un mercato sempre più fiorente, è pur vero che non possiamo negare le difficoltà che affrontiamo nel gestire ordini con tempi di consegna che sono passati da poche settimane a diversi mesi, per non parlare di prezzi che hanno subito un aumento medio del 10-12%”, ci ha detto Marco. 


LE CAUSE DEL CARO PREZZI E DEI RITARDI

Quali sono le ragioni degli aumenti e dei ritardi? Sono ormai noti anche a chi non è del settore diversi fattori che contribuiscono a creare questa situazione, tra cui l’aumento globale del prezzo delle materie prime e le difficoltà del settore logistico a causa delle limitazioni imposte durante la pandemia di Covid-19. 

Da un lato, a partire dal 2021 la domanda è aumentata enormemente. I dati mostrano che in Italia l’aumento era già iniziato in precedenza (trainato dal settore dell’eBike con dati di vendita quintuplicati negli ultimi cinque anni) ma è con il lockdown e con il Bonus Bici promosso dal governo che la domanda è aumentata esponenzialmente, superando l’offerta. 

Dall’altro lato, l’offerta si è ridotta a seguito della pandemia, quando la ripresa della produzione globale dopo i lockdown generalizzati ha fatto scarseggiare le materie prime come acciaio, alluminio e carbonio (con cui vengono realizzati i telai) e anche plastica e altri materiali per la componentistica proveniente dai paesi dell’estremo oriente. L’esaurimento delle scorte di componenti, unito alle difficoltà logistiche, hanno finito per rallentare la produzione di biciclette, con tempi di consegna a volte persino difficili da prevedere. 

LE SOLUZIONI POSSIBILI PER CASE PRODUTTRICI E NEGOZI

Anche le case di produzione stanno operando sforzi per riorganizzare la produzione, ad esempio rilocalizzandola in Europa per non dipendere eccessivamente dai fornitori extra-europei. 

Pinarello, che ha sempre avuto una vocazione alla produzione su misura, ha adottato recentemente il cosiddetto “metodo Toyota” che va ulteriormente nella direzione del “one piece flow”, cioè “un pezzo alla volta”. Si tratta di un metodo che punta ad accorciare i tempi di produzione con la riduzione dell’accumulo di semilavorati tra una fase e l’altra. Su iniziativa del nuovo amministratore delegato di Pinarello Antonio Dus, l’adozione di questo metodo ha permesso di effettuare l’assemblamento a partire da componenti grezzi già presenti a magazzino in Italia, che vengono lavorati dopo l’emissione dell’ordine. In precedenza, invece, solo a seguito di un ordine in negozio la fabbrica si occupava di reperire tutti i componenti dai fornitori extra-europei, con le ovvie difficoltà attualmente derivanti dai problemi del settore logistico. “Benché sussistano le problematiche relative alla scarsità di componenti” – ci ha detto il titolare di Sportissimo – “come rivenditori Pinarello abbiamo potuto beneficiare di questo aspetto”. 

Le strategie adottate direttamente a livello di rivendita, invece, riguardano nuove consuetudini volte a ridurre i disagi per gli acquirenti. Marco Bindini ci ha parlato infatti di una “nuova normalità” in cui la formula del preordine e del finanziamento sono diventati la norma. 

PREORDINI CON ANTICIPO

“Per ovviare al dilatarsi dei tempi di consegna abbiamo promosso il preordine con anticipo del 10%. Prenotando il modello desiderato tra una selezione di articoli precedentemente preordinati dal rivenditore, il cliente potrà beneficiare di una previsione di consegna inferiore rispetto a chi ordina uno qualsiasi dei modelli a catalogo.” 

ACQUISTO CON FINANZIAMENTO

Sportissimo ha poi spinto molto sui finanziamenti per l’acquisto delle biciclette, stringendo una partnership con Findomestic per proporre soluzioni personalizzate sulla base delle esigenze del cliente. “Il finanziamento per l’acquisto delle biciclette, in particolar modo in un segmento medio-alto come il nostro, non era una pratica molto diffusa prima di questa crisi dei prezzi. Oggi invece assistiamo ad un cambiamento, per cui sempre più persone decidono di comprare una bici a rate, senza che ciò venga considerato anomalo”, ha spiegato Marco Bindini. 

“Ad esempio, chi acquista sullo shop online di Sportissimo uno dei modelli Pinarello più richiesti, la Nytro Grinta, può portarsi a casa questa e-bike gravel con meno di 200€ al mese in 20 rate a tasso zero, oppure scegliere un finanziamento su misura che gli permetta di adeguare le rate mensili alle proprie disponibilità. Un bel vantaggio per chi non vuole rinunciare alla bici dei suoi sogni nonostante gli aumenti a listino!”.

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