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Ucraina, proteste per corso su Dostoevskij con Paolo Nori annullato dalla Bicocca. E l’ateneo fa marcia indietro

Lo sconcerto dello scrittore e traduttore: "Una cosa ridicola". E la Bicocca alla fine conferma che le lezioni si terranno regolarmente

Pubblicato:02-03-2022 17:10
Ultimo aggiornamento:03-03-2022 08:27
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nori dostoevskij
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ROMA – “Caro professore, questa mattina il prorettore alla didattica mi ha comunicato la decisione presa con la rettrice di rimandare il percorso su Dostoevskij. Lo scopo è evitare ogni forma di polemica, soprattutto interna, in quanto momento di forte tensione”. Questo è il testo con cui Paolo Nori, traduttore e scrittore (ora in libreria con ‘Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fëdor M. Dostoevskij’) ha saputo dell’annullamento di un corso di quattro lezioni da un’ora mezza ciascuna, gratuite, sui romanzi dell’amatissimo scrittore russo all’Università Bicocca di Milano. Lo ha reso noto lui stesso, nel mezzo di una lezione video tenuta sul suo account Instagram.

La decisione dell’ateneo milanese ha scatenato la polemica sui social e nel mondo della politica, con esponenti di entrambi gli schieramenti a criticare la scelta della Bicocca e ad annunciare – nel caso di Matteo Renzi e Nicola Fratoianni – interrogazioni parlamentari. Tramite una nota pubblicata sui propri account social, alla fine l’Università Milano-Bicocca ha annunciato che “il corso si terrà nei giorni stabiliti e tratterà i contenuti già concordati con lo scrittore. Inoltre, la rettrice dell’Ateneo incontrerà Paolo Nori la prossima settimana per un momento di riflessione”.


L’ateneo ha spiegato di essere “aperto al dialogo e all’ascolto anche in questo periodo molto difficile che ci vede sgomenti di fronte all’escalation del conflitto. Il corso dello scrittore Paolo Nori si inserisce all’interno dei percorsi Bbetween writing, rivolti a studenti e alla cittadinanza che mirano a sviluppare competenze trasversali attraverso forme di scrittura”.

L’ACCUSA DI NORI: “È UNA COLPA ANCHE ESSERE UN RUSSO MORTO”

Non solo essere russo vivente è una colpa oggi in Italia, ma pure essere un russo morto – dichiara Nori – Un russo, che, nel 1849, è stato condannato a morte perché aveva letto una cosa proibita Quello he sta succedendo in Ucraina è una cosa orribile e mi viene da piangere solo a pensarci. Quello che sta succedendo in Italia sono cose ridicole. Una università italiana che proibisce un corso è una cosa incredibile“.

MESSA CHIAMA NORI E BICOCCA: “CULTURA È SCAMBIO E ARRICCHIMENTO”

La ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, ha contattato questa mattina lo scrittore Paolo Nori e la rettrice dell’Università Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni, per avere chiarimenti in merito alle notizie sulle serie di lezioni su Dostoevskij. “Bene che l’Università Milano-Bicocca abbia rivisto la propria decisione- ha detto la ministra in una nota- È molto importante che si tengano le lezioni di Paolo Nori, con l’appoggio dell’ateneo. Dostoevskij è patrimonio dal valore inestimabile e la cultura resta libero terreno di scambio e arricchimento. Il ministero dell’Università e della Ricerca promuove il fondamentale ruolo delle università come luogo di confronto e crescita comune, ancora di più in una situazione così delicata”.

RENZI ANNUNCIA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

“L’Università Bicocca di Milano avrebbe bloccato una serie di lezioni su Dostoevskij di Paolo Nori. Proibire di studiare Dostoevskij contro Putin significa essere folli. In questo tempo bisogna studiare di più, non di meno: in Università servono maestri, non burocrati incapaci“, così su Twitter il leader di IV Matteo Renzi che annuncia un’interrogazione parlamentare alla ministra dell’Università Maria Cristina Messa sulla vicenda .

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