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Il sindaco Merola critica la Dire, il direttore dell’agenzia risponde

ROMA - Lo abbiamo fatto con l’allora sindaco Guazzaloca

Pubblicato:02-03-2017 18:49
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:58

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ROMA – Lo abbiamo fatto con l’allora sindaco Guazzaloca del centrodestra, che non mancava occasione per polemizzare con i titoli della Dire; continueremo a farlo oggi con il sindaco Merola del centrosinistra: fare il nostro lavoro, dare notizie. Il sindaco Merola oggi ha trovato l’occasione per polemizzare con un titolo dell’agenzia Dire. Legittimo. Non è corretto però, nella dura critica, legare il lavoro della Dire con l’abbonamento che il Comune, non lui, paga per i servizi giornalistici. E’ compito delle Istituzioni garantire il pluralismo e la corretta informazione, piaccia o non piaccia al politico di turno.

Questo significa che, dopo aver dato la notizia che Merola al congresso del Pd voterà Orlando, corredata dalle dichiarazioni dei diretti interessati, rientra nella libertà di informazione (diritto Costituzionale) fare un’altra notizia per ricordare che negli ultimi tre congressi il sindaco Merola ha sostenuto tre candidati diversi. Dove sta il male? Ogni politico, soprattutto chi riveste cariche importanti, sceglie quello che ritiene il miglior candidato. E se l’altro ieri era Bersani, ieri Renzi e domani Orlando, è scelta legittima. O il sindaco Merola crede che cambiare idea sia indice di qualcos’altro? Per noi è un fatto, se volete anche positivo, poi ognuno lo interpreta come vuole.

Nico Perrone, direttore dell’Agenzia ‘Dire’.



Questo l’audio di Repubblica Bologna in cui Merola attacca l’agenzia Dire:


E questo il nostro lancio (e titolo) di questa mattina che non è piaciuto al sindaco di Bologna:

MEROLA CAMBIA ANCORA VERSO, AL CONGRESSO VOTERÀ ORLANDO

(DIRE) Bologna, 2 mar. – Prima Pierluigi Bersani, poi Matteo Renzi e ora Andrea Orlando. Tre congressi, tre scelte diverse per il sindaco di Bologna, Virginio Merola, che oggi annuncia il suo sostegno all’attuale ministro della Giustizia, candidato a guidare il Pd a livello nazionale. Una dichiarazione, quella di Merola, condivisa col deputato cuperliano Andrea De Maria. “Ieri abbiamo incontrato Andrea Orlando a Roma- annunciano insieme i due- ci siamo confrontati con lui sul programma che presenterà, collegato alla sua candidatura a segretario del Pd. Ci convince la sua scelta di investire molto sul partito e il suo radicamento”. A Merola e De Maria piace soprattutto il richiamo di Orlando “a un Pd che sia occasione di unità delle culture politiche del riformismo italiano e promuova un centrosinistra che cresca anche dal basso, fra i cittadini. La sua idea di una sinistra moderna, che risponda alle contraddizioni del mondo di oggi”.

Ma non solo. Del ministro “ci convincono la biografia personale, lo stile serio ed equilibrato, l’esperienza politica e di governo. Crediamo abbia le qualità per unire il Pd e lavorare davvero al rafforzamento del suo gruppo dirigente”. A Orlando, il sindaco e il deputato hanno portato una copia del loro libro scritto a quattro mani, ‘Insieme’. “Troviamo i contenuti di quel nostro contributo molto in sintonia con le idee di Orlando- affermano Merola e De Maria- lo sosterremo al congresso del Pd”. Stessa scelta anche per altri parlamentari bolognesi, Sergio Lo Giudice e Claudio Broglia, che ieri hanno firmato un documento di sostegno a Orlando insieme ad altri 23 senatori Pd. Il partito, scrivono, ha bisogno di una “guida determinata ma mite”, che sappia “fondere e rilanciare nel terzo millennio il meglio della sinistra riformista, del cattolicesimo democratico e della promozione dei nuovi diritti civili”.

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