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Roma, arrestato dalla Polizia l’autore dell’omicidio Salpietro

Si tratta di Florin Vadut Ibanescu, cittadino romeno di 26 anni. E' stato arrestato in Germania

Pubblicato:02-03-2016 09:37
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:04

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polizia

ROMA  – A seguito di una lunga e articolata indagine effettuata dalla sezione Omicidi della Squadra Mobile di Roma è stato arrestato, in Germania, Florin Vadut Ibanescu, cittadino romeno di 26 anni, in esecuzione di un mandato di arresto europeo relativo ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma il 21 dicembre scorso su richiesta della locale Procura della Repubblica, per omicidio e rapina nei confronti di Michelangelo Salpietro, di 59 anni, direttore dell’archivio storico dei Cavalieri del lavoro, fatti avvenuti a Roma il 24 luglio 2013.

La mattina del 26 luglio 2013 il cadavere della vittima fu rinvenuto all’interno della propria abitazione sita in via Portuense 407 con le mani legate, seminudo, deceduto a seguito di violente percosse. Infatti, nel corso dell’esame autoptico furono riscontrate gravi lesioni al volto della vittima con verosimile presenza di fratture; così da ipotizzare che le cause del decesso, probabilmente avvenuto intorno alla sera/notte del 24 luglio 2013, fossero ascrivibili a problemi respiratori intervenuti su una persona gravemente menomata dalle lesioni riportate al capo a seguito di una violenta aggressione da parte di una o più persone. Le prime indagini hanno consentito di appurare che il deceduto era in contatto con un soggetto dell’Est Europa, che frequentava la sua abitazione. All’esito delle considerazioni di cui sopra, dall’analisi dello stato dei luoghi, dai primi accertamenti esperiti in loco e, da ultimo, dal dato di esperienza maturato in episodi analoghi trattati dalla Squadra Mobile di Roma, sin dai primi giorni è apparso ipotizzabile che Michelangelo Salpietro fosse rimasto vittima di omicidio da parte di persona occasionalmente conosciuta e frequentata.


Pertanto, proprio in tale direzione è stata intensificata l’attività investigativa, approfondendo le sue frequentazioni nonché attraverso analisi di traffico telefonico, intercettazioni telefoniche ed escussioni testimoniali, che ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’Ibanescu, il quale avrebbe immobilizzato la vittima e rapinato di due telefoni cellulari, un orologio, una collana d’oro e dei contanti al momento presenti nell’abitazione. A seguito della reazione del Salpietro, che riusciva a liberarsi, lo avrebbe percosso violentemente e immobilizzato nuovamente, lasciandolo esanime in terra in camera da letto. L’Ibanescu subito dopo l’omicidio si è allontanato dal territorio nazionale, facendo rientro in Romania, nello specifico in località Vaslui, suo luogo di nascita, ove avrebbe prima utilizzato e poi venduto uno dei telefoni cellulari sottratti alla vittima, raccontando ad alcune persone quanto da lui commesso nei confronti del Salpietro. Successivamente l’omicida si è trasferito unitamente alla compagna in Germania nella città di Amburgo, ove hanno prestato entrambi attività lavorativa presso una struttura alberghiera di quella città sino all’estate del 2015, facendo poi perdere le proprie tracce anche in quel Paese. Ottenuto il mandato di arresto europeo è stata avviata una intensa collaborazione con il Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia ed i collaterali uffici di polizia tedesco e romeno, grazie alla quale il ricercato è stato localizzato e tratto in arresto proprio ad Amburgo nei giorni scorsi.

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