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Ipotesi unione tra Bologna e Modena con il nuovo consorzio “Emilia energia”

Un interlocutore unico per tutte le imprese di Bologna e

Pubblicato:02-03-2015 17:45
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:09

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alta tensioneUn interlocutore unico per tutte le imprese di Bologna e Modena per l’acquisto, la gestione e l’ottimizzazione dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale. Vuole esserlo il Consorzio Emilia Energia (Cee) scrl, già “Consorzio Bolognese Energia Galvani”. Il nuovo Cee nasce dall’unione dei consorzi di Legacoop Bologna e di Unindustria Bologna, ed oggi è promosso anche da Confindustria Modena e Legacoop Modena. Non solo: in Emilia si sta già predisponendo un progetto di sviluppo insieme alle realtà di Ferrara, per promuovere una nuova evoluzione per tutte le aziende del territorio emiliano-romagnolo.

Con lo sviluppo nei territori modenesi, intanto, il Cee ha largamente superato il miliardo di kilowatt/ora elettrici intermediati e oltre 200 milioni di metri cubi di gas naturale. Sono oltre 730 le aziende che finora si sono associate a Cee con uno sviluppo esponenziale negli ultimi 12 mesi, che hanno visto aderire al consorzio oltre 150 nuove imprese.

“L’accesso diretto al mercato all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas naturale è stato premiante per le performance e i risparmi conferiti alle aziende che hanno ridotto così i costi energetici”, fanno sapere i promotori in una nota. Lo sviluppo delle aziende gestite è stato accompagnato da un incremento dei consumi: i volumi di energia elettrica intermediati sono passati da 860 milioni di kilowatt/ora ad oltre un miliardo, mentre quelli di gas naturali da 160 milioni di metri cubi a oltre 200. Il controvalore della fornitura di energia elettrica gestito ha raggiunto i 150 milioni di euro, contro i 130 precedenti, mentre quello della fornitura di gas naturale è passato da 64 a 80 milioni di euro.


“Con il Consorzio Emilia Energia abbiamo dato vita ad un progetto industriale realizzato a favore delle imprese di un sistema territoriale che va oltre Bologna, realizzando il progetto di espansione delle attività sul territorio di Modena, una delle province più energivore d’Italia”, commenta Roberto Kerkoc, presidente del Cee e vicepresidente di Unindustria Bologna.

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