NEWS:

F1, Hamilton e la rossa: un flirt a distanza nato quasi 20 anni fa

Hamilton, lo sanno tutti, ha sempre espresso pubblicamente la sua ammirazione per la Ferrari e non ha mai nascosto che un giorno gli sarebbe piaciuto scavalcare quel muretto

Pubblicato:02-02-2024 11:18
Ultimo aggiornamento:03-02-2024 14:06

Getting your Trinity Audio player ready...
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Un’operazione chiusa in poche ore, aperta quasi 20 anni fa. Hamilton in Ferrari è il trasferimento del secolo, come scrivono in Inghilterra, ma è anche una trattativa dalla genesi lunghissima, a lento rilascio, fino allo sprint finale. Perché quella tra il campione inglese e la Rossa è una storia di continui ammiccamenti, mordi e fuggi, voci puntuali ad ogni rinnovo di contratto. Un flirt discontinuo, una strana relazione a distanza.

LEGGI ANCHE: Lewis Hamilton alla Ferrari dal 2025

Hamilton, lo sanno tutti, ha sempre espresso pubblicamente la sua ammirazione per la Ferrari e non ha mai nascosto che un giorno gli sarebbe piaciuto scavalcare quel muretto. Nel suo garage conserva gelosamente una “LaFerrari” in edizione limitata che vale 1,5 milioni di sterline. E nel 2011 dettava ai giornalisti: “Parliamo di una squadra fantastica e non si sa mai cosa può succedere”. L’anno dopo avrebbe lasciato la McLaren per la Mercedes. Nel 2017 è andato oltre: “Non nascondo che sono un grande ammiratore della Ferrari e di ciò che hanno ottenuto nella storia degli sport motoristici e nel mondo normale in termini di auto che producono. Chi sa cosa riserva il futuro”.


LEGGI ANCHE: F1, annuncio Mercedes: “Hamilton lascia a fine stagione 2024”

Era una tensione vicendevole. Luca di Montezemolo, ex presidente Ferrari, lo ha più volte solleticato: “Lewis Hamilton merita di essere annoverato tra i grandi di questo sport, con Michael, Fangio, Senna, Lauda, Clark, Stewart, disse dopo la vittoria del suo sesto mondiale nel 2019. “Guida sempre correttamente, è velocissimo e può adattarsi alle mutevoli situazioni, che si tratti della sua macchina o della pista. È uno di quei piloti che possono vincere anche con una macchina da corsa inferiore. Non arriverei a dire che Lewis avrebbe vinto il titolo quest’anno con la Ferrari. Ma penso che nel 2018 avrebbe potuto farcela”. Quell’anno le parti erano così vicine che il boss Mercedes Toto Wolff fu costretto ad ammettere di trovarsi invischiato in una sorta di triangolo: “Bisogna riconoscere che probabilmente è nella testa di ogni pilota poter guidare un giorno alla Ferrari. È il marchio di Formula 1 più iconico e storico in circolazione e rispetto totalmente se un pilota ha il desiderio di guidare alla Ferrari. Anche all’interno del team ne abbiamo discusso e con Lewis ne abbiamo discusso, e siamo d’accordo sull’argomento. Se un giorno ci separeremo, sarà comunque una cosa positiva e ognuno di noi cercherà di raggiungere il successo con un assetto diverso. Quindi nessun dramma”.

Parole profetiche. Se Wolff in quegli anni poteva opporre una superiorità tecnica, con la Ferrari l’ambizione del pilota è sempre stata coccolata sul filo degli amorosi sensi. Il fatto che Fred Vasseur, suo vecchio team principal nel campionato junior, sia ora il capo della Ferrari, aiuta. Come ha pesato il nuovo corteggiamento di Elkann, ripreso da dove s’era interrotto con Montezemolo: chiacchierate sottovoce, ad intermittenza per tutto l’anno scorso, mentre il pilota e la Mercedes discutevano del loro ultimo contratto. Il triangolo, di nuovo. Fino alla chiusura del cerchio.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


California Consumer Privacy Act (CCPA) Opt-Out IconLe tue preferenze relative alla privacy