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Rischio dimissioni per 150 piccoli pazienti del centro Aias di Afragola

I bambini potrebbero ritrovarsi improvvisamente senza trattamento. Con una nota il centro ha fatto sapere di non avere la forza economica per garantire il prosieguo delle prestazioni

Pubblicato:02-02-2023 19:54
Ultimo aggiornamento:03-02-2023 09:55
Autore:

sarcoma di ewing
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ROMA – Rischio dimissioni per bambini disabili all’Aias di Afragola, stando ad una circolare affissa dal centro di riabilitazione, circa 150 piccoli pazienti potrebbero ritrovarsi improvvisamente senza trattamento. “Portando Andrea al centro Aias di Afragola, come facciamo tutti i giorni, siamo venuti a sapere che c’è il rischio che possa essere dimesso lui e tantissimi altri bambini- dichiara Asia Maraucci, presidente de La Battaglia di Andrea- le motivazioni non ci sono state rese note ma sicuramente saranno legate all’unica motivazione che muove il mondo, il dio danaro, poiché in un suo comunicato l’Aias di Afragola ha apertamente detto che non hanno la forza economica per garantire il prosieguo delle prestazioni ad almeno 150 utenti. In questo centro ci sono tantissimi bambini che ogni giorno hanno bisogno delle loro terapie per non regredire e notizie del genere sono una doccia fredda per tutti”.

aias afragola

Continua la presidente de La Battaglia di Andrea: “Abbiamo immediatamente contattato la direzione dell’Asl Na 2 la quale ci ha detto di inviare una PEC, e noi così abbiamo fatto, dopo aver parlato con altri genitori. A chi di dovere- prosegue- preghiamo solo di non negare o comunque variare le terapie ai nostri piccoli, già nati sfortunati e sofferenti. Essere dimessi dall’Aias significa rimetterci in lista d’attesa presso altri centri e non sapere nemmeno se e quali ci accetteranno. Potrebbero capitare anche centri distanti dalle nostre abitazioni e per noi che già siamo genitori che viviamo a metà, sarebbe una tragedia, dovremmo rivoluzionare nuovamente gli orari dei piani terapeutici con le scuole, con il lavoro, e la cosa ancora più triste è che i nostri piccoli che sono abituati ai loro terapisti si vedrebbero cambiare tutto improvvisamente con un gravissimo rischio di regressione. Oltre ad essere molto preoccupati noi per il nostro piccolo, abbiamo ricevuto tantissime telefonate di genitori altrettanto preoccupati, o meglio, terrorizzati per quanto potrebbe accadere. Sia chiaro- conclude Maraucci- noi non attacchiamo nè l’Aias di Afragola nè l’Asl Na 2, ad entrambi chiediamo con tutto il cuore la soluzione del problema, una soluzione però che faccia bene prima ai piccoli, che non possa nuocergli”. All’associazione La Battaglia di Andrea si è unito anche l’attivista Sasà Scapa insieme ad un gruppo di quasi 200 genitori di pazienti dell’Aias di Afragola.


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