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Matteo, ingegnere meccanico alla Eurolls e musicista rock: “Ragiono da artista anche sul lavoro”

Matteo Querini racconta la nascita dei 'RainVain'

Pubblicato:02-02-2023 14:04
Ultimo aggiornamento:02-02-2023 14:40
Autore:

Matteo Eurolls
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ATTIMIS (Udine) – Di giorno con un ruolo da prima linea alla Eurolls di Attimis (Udine), la sera e il fine settimana, musicista rock in una band friulana, che ha da poco lanciato il video di un loro brano, con migliaia di visualizzazione su YouTube. Matteo Querini, ingegnere meccanico friulano, poco più che quarantenne, a capo dell’R&D alla Eurolls e chitarrista: “La passione per la musica nata tanti anni fa, durante il periodo scolastico- dice Querini- Per anni, ho suonato in gruppi proponendo cover e qualche inedito”. Una doppia veste che spinge al massimo l’entusiasmo di Matteo, che nel 2020 prende una decisione importante. Sono gli anni della pandemia.

Matteo imbraccia la sua chitarra elettrica e fa quadrato con i suoi compagni di musica. Crea un gruppo, ‘RainVain‘, insieme a Samuele (drums), Enrico (bass) e Stefano (voice ad guitar). Decidono di incidere un album. “Lo scorso maggio abbiamo registrato in uno studio una decina di pezzi, grazie al supporto di un ingegnere del suono di fama nazionale – continua – l’album è autoprodotto e, al momento, non abbiamo etichetta”. Il genere musicale che scorre nelle loro vene è l’heavy metal. Pubblicano il pezzo ‘Ride On‘ sul loro canale YouTube e ottengono un grande successo di visualizzazioni. “In estate saliremo sui palchi di alcuni festival che si svolgono in FVG. Il metal fa parte delle nostre influenze musicali. Ci basiamo sul rock degli anni 70-80. È quello che ci piace suonare, ed è un modo di sfogarci”, continua Matteo.

Nei brani che hanno inciso si leggono le sfumature che caratterizzano il contesto sociale dei nostri tempi. “Dopo il Covid, c’è stata la Guerra in Ucraina, la crisi economica, tutti fattori che poi hanno accentuato un disagio generale, anche psicologico, che si vede giorno dopo giorno- dice il chitarrista ingegnere- Il significato che vogliamo trasmettere è quello di andare oltre a tutto questo, cercando di guardare al futuro e, soprattutto, non dare ascolto ai finti profeti che si insinuano nella nostra società”. La band prova a tarda sera. Per i componenti del gruppo, la giornata è principalmente dedicata al lavoro e alla famiglia. “Proviamo di notte, abbiamo quasi tutti la stessa età, famiglia e lavoro, quindi bisogna ritagliarsi degli spazi nelle ore notturne: almeno due volte a settimana, e minimo tre ore di prove- puntualizza- È un modo come un altro per incontrare gli amici”.


Matteo lavora in direzione alla Eurolls e segue la parte della ricerca, degli investimenti e dei nuovi processi. Ha contatti con gli studi di ricerca e si occupa di innovazione. Ma è la dimostrazione vivente che c’è affinità tra il suo lavoro e la musica. “Lo descriverei come un equilibrio tra l’essere ‘quadrato’ e mirare dritto all’obiettivo- dice- e ragionare da artista anche sul lavoro”. E se arriva in mente un accordo mentre si è impegnato a lavoro, che si fa? “Rimane in mente e poi lo porto in sale prove- dice- Certo, qualcosa viene fuori durante la giornata, mentre sono concentrato su altro, e questo dà la carica”. La band è adesso al lavoro per preparare le prossime uscite. I pezzi sono in lavorazione per essere registrati dopo l’estate. Chissà, magari un manager del mondo musicale potrebbe notare questi ragazzi dall’animo heavy metal e aprirgli le porte del successo. “Alla nostra età- conclude Matteo- lo stiamo facendo per puro piacere personale. Poi, se dovesse succedere qualcosa, saremo pronti per metterci in gioco”.

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