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Fortuna (Unicusano): “Sul Pil risultato meno negativo del previsto”

L'intervista a Fabio Fortuna, economista e rettore dell'UniCusano

Pubblicato:02-02-2021 16:00
Ultimo aggiornamento:02-02-2021 16:00
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fabio fortuna
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ROMA – “Le previsioni dei maggiori organismi nazionali e internazionali erano orientate tra l’8,7 e il 9,1%. L’8,8% rappresenta un risultato meno negativo del previsto”. Lo ha detto Fabio Fortuna, economista e rettore dell’UniCusano, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus per commentare i dati Istat sul Pil del 2020 (-8,8%). “Questo è un flebile elemento positivo- ha detto- ma il calo del Pil è di notevole portata e anche il resto d’Europa ha avuto un calo medio del 7%. Durante la prima ondata le previsioni oscillavano tra -9 e -13%, quindi ci siamo mantenuti al di sotto del limite minimo che Bankitalia aveva prefigurato, in presenza di scenari negativi, ma non con avversità così importanti. Abbiamo anche avuto un calo del 2% nel quarto trimestre 2020 rispetto al trimestre precedente ed era stimato del 2,2%. Le misure restrittive che hanno impedito il lockdown nazionale hanno facilitato il mantenimento di alcune attività e questo ha contribuito a far sì che nel quarto trimestre il calo fosse abbastanza contenuto rispetto alla situazione che stiamo vivendo”. “Quello che ci preoccupa- ha aggiunto Fortuna- è che il recupero nel 2021 si configura più problematico e meno spedito del previsto. Le ultime stime del governo prevedevano un incremento del Pil intorno al 6%, sono previsioni un po’ datate ormai. In realtà, se le cose dovessero andare meglio nel secondo semestre, il Pil dovrebbe crescere intorno al 3-3.5%, questo è l’orientamento di Fmi, Ocse e Agenzie di rating. C’è quindi un ribasso anche nella crescita del Pil globale che si aggirerà intorno al 4-4,5%”.

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