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Roma, aggressione razzista al giardiniere di ‘Casetta Rossa’

Per Casetta Rossa "un avvenimento del genere offende la comunità tutta, mentre noi vogliamo che il Parco Cavallo Pazzo continui ad essere un esempio di buone pratiche di cittadinanza attiva, solidarietà e mutualismo".

Pubblicato:02-02-2021 14:00
Ultimo aggiornamento:02-02-2021 14:00

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ROMA – “Abbiamo deciso che nei prossimi giorni non verrà garantita l’apertura e la chiusura dei cancelli e la manutenzione ordinaria (pulizia dei cestini, falciatura dell’erba, manutenzione e riparazione degli arredi e dei giochi per bambini/e) perché ieri mattina intorno alle 10:30 il nostro giardiniere è stato aggredito fisicamente e verbalmente ed apostrofato con epiteti razzisti mentre, come ogni giorno, si prendeva cura del parco”. Così Casetta Rossa in un post sulla sua pagina Facebook.

Episodi come questo non possono accadere e di sicuro non devono mai più ripetersi proprio qui, dove attivisti/e, cittadini/e, e volontari/e quotidianamente impiegano il proprio tempo e le proprie energie per accogliere e sostenere chi è in difficoltà, per promuovere cultura e socialità, per incoraggiare uno sviluppo ambientale sostenibile e perseguire un modello sociale basato sull’equità e sull’inclusione- si legge-. Condividiamo con tutte e tutti il fatto accaduto affinchè d’ora in poi ci sia ancora più collaborazione, impegno e cura per un luogo comune così importante e prezioso del nostro quartiere e per le persone che lo gestiscono”.

Per Casetta Rossa “un avvenimento del genere offende la comunità tutta, mentre noi vogliamo che il Parco Cavallo Pazzo continui ad essere un esempio di buone pratiche di cittadinanza attiva, solidarietà e mutualismo”.


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