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La Sardegna resta arancione: il Tar dà ragione al Governo

Bocciato il ricorso della Regione. L'ira del governatore Solinas: "È la decisione arbitraria di uno Stato ostile alla Sardegna"

Pubblicato:02-02-2021 12:30
Ultimo aggiornamento:02-02-2021 15:12
Autore:

solinas spranza
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CAGLIARI – La Sardegna dovrà restare in ‘zona arancione’ per altri cinque giorni. Il Tar di Cagliari ha respinto il ricorso presentato dall’ufficio legale della Regione, confermando quindi l’efficacia dell’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che aveva declassato l’isola dalla fascia gialla.

L’IRA DI SOLINAS: “DECISIONE ARBITRARIA DI UNO STATO OSTILE ALLA SARDEGNA”

Sardegna in zona arancione, il Tar boccia il ricorso della Regione e il governatore Christian Solinas parla di “conferma” di “una decisione arbitraria di uno Stato ostile alla Sardegna”. E argomenta: “Rispetto la sentenza del Tar, come ogni altro pronunciamento della magistratura, ma sono certo che le ragioni della Sardegna fossero prevalenti sulle argomentazioni puramente tecnicistiche e farisaiche avanzate dal ministero. Abbiamo condotto una battaglia difficile, ma sono orgoglioso di avere difeso gli interessi legittimi della Sardegna, che faremo emergere anche nella discussione di merito”. Questo il commento del presidente della Regione Sardegna dopo la sentenza del Tar di Cagliari che ha respinto la richiesta di misure cautelari della Regione contro l’ordinanza ministeriale che, qualificando l’isola zona arancione a partire dal 22 gennaio, “ha causato un enorme danno al tessuto economico e produttivo dell’isola- spiega il governatore- affliggendo la popolazione con un quello che la Regione considera un atto di prevaricazione”.

Sottolinea Solinas: “Ricordo ancora una volta che dietro i colori assegnati da certi moderni ‘dottori della legge’, ci sono i volti delle persone sofferenti, le attività economiche e produttive in crisi che hanno faticato in questi mesi per restare in vita e assicurare un futuro ai propri titolari e dipendenti”. I dati ufficiali, prosegue, “e il confronto con gli indicatori di altre regioni in zona gialla attestavano l’ingiustizia del provvedimento adottato: erano già stati attivati numerosi nuovi posti in terapia intensiva e l’indicatore rt non è mai stato tale da giustificare la collocazione in arancione. Ed anche l’ultimo rapporto Gimbe confermava una situazione pienamente sotto controllo e in continuo miglioramento”. Conclude il governatore: “Il ministro della Salute, Roberto Speranza, era stato sordo alle nostre ragioni, e non ci era stato consentito di esprimere i nostri elementi di valutazione, che certo avrebbero consentito di pervenire a conclusioni differenti. Questa sentenza conferma purtroppo una decisione arbitraria di uno Stato ostile alla Sardegna”.


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