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Sgominate tre bande di narcotrafficanti, arresti in Campania, Lombardia, Sicilia e Piemonte

La loro base operativa era a Napoli, nei quartieri Scampia e Secondigliano, e a Torre Annunziata. Arrestate 11 persone, sequestrati 576 kg di hashish, 11 kg di cocaina e 166.360 euro in contanti

Pubblicato:02-02-2021 11:40
Ultimo aggiornamento:02-02-2021 11:41

guardia di finanza napoli
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NAPOLI – Dalle prime ore dell’alba, oltre 200 finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di Napoli, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, stanno eseguendo, tra la Campania, la Sicilia, il Piemonte e la Lombardia, arresti e perquisizioni nei confronti di appartenenti a tre distinti gruppi criminali di narcotrafficanti, con base operativa a Napoli, nei quartieri Scampia e Secondigliano, e a Torre Annunziata.

Il primo dei gruppi criminali è riconducibile alla famiglia Genovese, già oggetto di precedenti vicende giudiziarie per affari illeciti col clan ‘Gallo-Cavalieri’ di Torre Annunziata.
In particolare, il nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli è riuscito a ricostruire i traffici di Franco Genovese, promotore del sodalizio criminale, che aveva acquistato partite di hashish da trasferire prima in Sicilia, attraverso l’intermediazione di un esponente del clan Cappello di Catania, e successivamente a Malta, dove un suo associato provvedeva ad immetterle nel locale mercato di stupefacenti.

Parallelamente, l’attenzione delle Fiamme Gialle si è concentrata su un secondo gruppo criminale, composto dalle famiglie Manzi-Dannier, operante nei quartieri di Scampia e Secondigliano. La famiglia Dannier risulta storicamente inserita nel panorama del narcotraffico ed è ritenuta vicina al clan Di Lauro.

Il Gico di Napoli ha posto poi l’attenzione su un terzo e ultimo gruppo criminale, composto dai soli componenti della famiglia Dannier, rivelatisi abili broker della droga con referenze, tra gli esponenti dei cartelli fornitori spagnoli e tra diversi affiliati di clan camorristici dell’area napoletana.
Determinanti per il loro business i frequenti contatti che i Dannier stabilivano e mantenevano con esponenti di diverse organizzazioni, tra le quali i Di Lauro e i Caldarelli – rispettivamente egemoni nei quartieri partenopei di Secondigliano e delle Case Nuove – ai quali avevano proposto la fornitura della droga. Complessivamente, nel corso della lunga investigazione sono state arrestate 11 persone e sequestrati 576 kg di hashish, 11 kg di cocaina e 166.360 euro in contanti.

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