NEWS:

Femminicidi, Conte: “Negli ultimi giorni una strage, renderemo più efficace il Codice rosso”

Il premier commenta i dati tragici degli ultimi giorni e assicura che presto partirà un lavoro nelle scuole: "La violenza sulle donne è anche un problema culturale"

Pubblicato:02-02-2020 10:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:56
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Negli ultimi giorni in Italia si è compiuta una strage. Da nord a sud, dall’Alto Adige alla Sicilia, nell’arco di una settimana siamo costretti a registrare un bilancio orribile: madri e figlie hanno perso la vita per mano di compagni o ex-compagni. Più in generale, per quanto sia in calo il numero degli omicidi, quello dei femminicidi stenta ad abbracciare una decisa curva discendente”. Lo scrive su facebook il premier Giuseppe Conte.

LEGGI ANCHE: Duplice femminicidio a Caltanissetta: uccide la ex e la figlia di lei, poi si suicida

Le donne continuano a essere vittime di violenze, di sopraffazioni– aggiunge-, di vecchi retaggi culturali, ancora oggi capillarmente diffusi e spesso ‘giustificati’ dal troppo amore. Ma l’amore non uccide, non mortifica, non fa mai male”.


 


“Abbiamo varato il Codice rosso per offrire alle donne che subiscono episodi di violenza un percorso preferenziale e accelerato di tutela- sottolinea Conte-. Ne stiamo monitorando l’attuazione e siamo pronti a renderlo ancora più efficace. Ma siamo consapevoli che non è sufficiente agire solo sul piano normativo. La violenza sulle donne è anche un problema culturale ed è per questo che lavoreremo nelle scuole, tra i ragazzi e le ragazze, perché è da lì che deve partire il cambiamento. È quanto ho ribadito anche agli studenti che qualche tempo fa ho incontrato in un istituto superiore di Roma che ho visitato insieme ad alcuni parlamentari della commissione d’inchiesta sui femminicidi”.

“Continueremo questi cicli di incontri sostenendo percorsi educativi che contribuiscano a diffondere la cultura del rispetto. Rispetto che passa anche dall’uso delle parole, dal linguaggio. Sensibilizzando le famiglie, con il contributo di insegnanti ed educatori questa battaglia si può vincere. Le nuove generazioni devono essere migliori di quelle che le hanno precedute”, conclude.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it