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Coppa Italia: derby in semifinale per Lazio e Roma

Le squadre capitoline versione Coppa Italia si ritrovano dopo quel 26 Maggio 2013 scolpito nella memoria delle due tifoserie

Pubblicato:02-02-2017 14:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:51

mondiale 2030
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ROMA – Eccole, di nuovo di fronte. Lazio e Roma, versione Coppa Italia, si ritrovano dopo quel 26 Maggio 2013, passato alla storia e scolpito nella memoria delle due tifoserie, incubo per i romanisti, estasi per i laziali Non sarà una vera rivincita, perché i due derby in programma il 1 Marzo ed il 5 Aprile sono “solo” due semifinali, ma il pass che consegnano è d’oro zecchino. La Lazio arriva allo scontro con i cugini con lo scalpo dell’Inter, stoppata a domicilio e dopo nove risultati utili consecutivi. I giallorossi, faticano oltre il dovuto col caparbio Cesena e solo con un rigore apparso generoso e concesso al 52’ del secondo tempo passano il turno. Ora sotto con le stracittadine più calde d’Italia: in palio la supremazia cittadina e la sfida del 2 Giugno. Che sia Napoli o Juventus, davvero conta poco.

Inter-Lazio=1-2

La Lazio stoppa Pioli. Proprio sul più bello, quando cioè il tecnico parmense pregustava odor di record con la decima vittoria consecutiva. Non è andata così, la semifinale se la prende la Lazio di Inzaghi, salita a Milano col fardello di non aver mai battuto una grande in questa stagione e tornata nella Capitale con l’antipatico record cancellato. Felipe Anderson (sempre più ritrovato) e un rigore di Biglia (apparso comunque concentrato dopo la disavventura della lite col tifoso di sabato scorso) demoliscono le speranze degli interisti. Nemmeno la rete di Perisic e un finale arrembante riequilibrano il punteggio. Passa la Lazio, per l’Inter l’obbligo di rialzarsi: domenica c’è la Juventus.

Roma-Cesena=2-1

Col fiato grosso e all’ultimo giro. Ma è qualificazione, è derby contro la Lazio. La Roma suda freddo, il Cesena non era sceso all’Olimpico in gita-premio, anzi. La squadra di Camplone se l’è giocata con orgoglio e senza troppo soffrire: e se Rodriguez al 39’ del primo tempo non avesse sprecato la manna dal cielo, staremmo probabilmente parlando di un altro finale. La Roma, dopo il grande spavento, prova a risolverla inserendo Nainggolan al 1’ della ripresa, cercando così di sfondare in mediana. Le cose paiono mettersi nel verso giusto con la rete di Dzeko al 23’ della ripresa, ma cinque minuti più tardi un pasticciaccio brutto tra Allison e Manolas consente a Garritano di pareggiare i conti. Poi, quando oramai si stagliava sul match l’ombra dei supplementari, la manna di cui sopra scende per la Roma. Che ringrazia e non la spreca.


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