NEWS:

Spese pazze, Toti: “Innocenti fino a terzo grado”

GENOVA - "Siamo uno stato di diritto: innocenti fino al terzo grado. Sono certo che Bruzzone, Rixi e

Pubblicato:02-02-2016 18:33
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:53

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

GENOVA – “Siamo uno stato di diritto: innocenti fino al terzo grado. Sono certo che Bruzzone, Rixi e Rosso, da persone per bene quali sono, usciranno immacolati da questa vicenda”. Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, commenta su Facebook la notizia del rinvio a giudizio, da parte del Gip Roberta Bossi, di 23 indagati dell’inchiesta sulle “spese pazze” in Regione Liguria. A processo andranno anche l’assessore allo Sviluppo economico, Edoardo Rixi (Lega Nord), il presidente del Consiglio regionale, Francesco Bruzzone (Lega Nord), e il capogruppo di Fratelli d’Italia, Matteo Rosso.
“Non è una notizia- sostiene Rixi- si sapeva già da mesi come sarebbe andata a finire. Ho ricevuto l’avviso di garanzia tre giorni dopo che sono stato candidato presidente, io ero addirittura indeciso se ripresentarmi come consigliere. Finché potrò restare nella veste di assessore, continuerò a lavorare per il bene dei cittadini liguri”.

giustizia tribunaleModerata soddisfazione dal parte del Partito democratico per il proscioglimento dalle accuse del tesoriere Mario Amelotti e da due dei tre capi d’imputazione dell’ex capogruppo regionale Nino Miceli. “Abbiamo piena fiducia nell’operato della magistratura- scrive in una nota il gruppo consiliare regionale dei democratici- e confidiamo che anche l’ultimo capo d’accusa rimasto per Miceli (38 mila euro di scontrini da giustificare, ndr) possa cadere e che allo stesso modo possa chiarirsi anche la posizione dell’ex presidente del Consiglio regionale Michele Boffa. Il gruppo del Pd in Regione Liguria, come dimostra l’atto di oggi, era estraneo alla vicenda”.

di Simone D’Ambrosio, giornalista


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it