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Roma 2024, la Camera boccia la mozione Fassina: no al referendum

ROMA - La Camera dei deputati ha bocciato con 288

Pubblicato:02-02-2016 13:57
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:53

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cameraROMA – La Camera dei deputati ha bocciato con 288 voti contrari e 114 favorevoli la mozione presentata dal deputato e candidato sindaco di Roma di Si-Sel, Stefano Fassina, per chiedere un referendum consultivo in merito alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. Approvata invece con 269 favorevoli e 113 contrari quella del dem Roberto Morassut, cosi’ come, tra le altre, quella a firma Valentina Vezzali (Scelta civica). La mozione Morassut chiede di sottoporre gli interventi per i Giochi olimpici a Roma ad un’ampia campagna di consultazione e partecipazione dei cittadini dei territori interessati per una candidatura aperta e trasparente.

FASSINA ILLUSTRA ALLA CAMERA MOZIONE SU REFERENDUM – “Noi chiediamo all’Aula un impegno e al Governo che presenti un piano economico dettagliato e attenda il referendum su cui abbiamo gia’ cominciato la raccolta delle firme. L’esecutivo non puo’ continuare a trattare Roma come una citta’ coloniale, deve dare ai romani la possibilita’ di scegliere”. Queste le parole del deputato e candidato sindaco di Roma di Sinistra italiana-Sel, Stefano Fassina, illustrando alla Camera dei deputati la mozione, di cui e’ primo firmatario, per il referendum consultivo sulla candidatura della Capitale alle Olimpiadi del 2024.  “Londra ha quadruplicato i costi iniziali lasciando un buco di 10 miliardi, a Roma ci sono i mostri urbanistici dei Mondiali visibili a tutti- ha sottolineato Fassina- nessuno sottovaluta la potenzialita’ delle Olimpiadi ne’ l’importanza dello sport, noi chiediamo semplicemente che ci sia un referendum che permetta ai cittadini di scegliere tra le Olimpiadi e l’investimento delle stesse risorse sulla mobilita’ sostenibile e sulla riqualificazione delle periferie”.

GIACHETTI ‘VOTA’ MOZIONE MORASSUT: NO A REFERENDUM  – “A volte in politica abbiamo a che fare con cose bislacche. Il referendum consultivo si fa prima che l’amministrazione decida, quella precedente non ha ritenuto di fare un referendum e ha deciso. Peraltro il 17 febbraio e’ stato consegnato il dossier al Cio, mi sembra complicato chiedere un referendum quando c’e’ percorso gia’ avviato”. Lo ha detto il vicepresidente della Camera e candidato alle primarie Pd per il sindaco di Roma, Roberto Giachetti, nella sua dichiarazione di voto a Montecitorio, esprimendosi a favore della mozione dem a firma di Roberto Morassut, suo competitor nella Capitale, e contro quella presentata da Stefano Fassina, aspirante primo cittadino e deputato di Si-Sel, sul tema Olimpiadi 2024.  Il valore della candidatura, ha sottolineato Giachetti, “e’ certamente importante per Roma ma coinvolge 11 citta’, quindi e’ singolare anche dal punto di vista democratico che un referendum a Roma possa condizionare a livello nazionale”. Ecco perche’ “io ho sottoscritto la mozione a firma Morassut che chiede di sottoporre gli interventi olimpici a un’ampia campagna di consultazione e partecipazione dei cittadini dei territori interessati per una candidatura aperta e trasparente, magari varando cosi’ un modello nuovo per questo tipo di grandi eventi”.


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