NEWS:

Regeni, Schlein: “Basta armi all’Egitto, giusta l’indignazione dei genitori”

"Dobbiamo continuare a chiedere la liberazione di Patrick Zaki perche' possa tornare libero e proseguire i suoi studi a Bologna"

Pubblicato:02-01-2021 13:37
Ultimo aggiornamento:02-01-2021 14:08
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA – La pandemia “ci ha dimostrato che abbiamo bisogno di piu’ cooperazione e piu’ pace. Speriamo che il mondo del 2021 faccia passi piu’ decisi in questa direzione smettendo, ad esempio, di vendere armi a Paesi che sono impegnati in conflitti“. Questo vale anche per “il nostro Paese, a partire dall’Egitto che in questi giorni mostra la sua totale refrattarieta’ a fare piena verita’ e giustizia su quanto accaduto a Giulio Regeni“. Lo ha affermato la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elly Schlein, partecipando ieri alla sesta Marcia della pace e dell’accoglienza di Bologna: edizione che questa volta si e’ dovuta svolgere in streaming, tramite una staffetta di interventi realizzata con la collaborazione dell’agenzia ‘Dire’.

Hanno ragione i genitori di Regeni, in questi giorni- continua Schlein- ad indignarsi e anche a procedere per non vedere piu’ atteggiamenti ipocriti rispetto a quanto accaduto quando si parla di vendita di armi”. Claudio e Paola Regeni, infatti, hanno annunciato un esposto contro il Governo italiano.

Allo stesso tempo, aggiunge la vicepresidente dell’Emilia-Romagna, “dobbiamo continuare a chiedere la liberazione di Patrick Zaki perche’ possa tornare libero e proseguire i suoi studi a Bologna“. Citta’ che “quest’anno non si dimentichera’ di Zaki ne’ si dimentichera’ della giustizia necessaria in nome di Regeni”, dichiara il sindaco Virginio Merola, nel corso della stessa iniziativa: “Si tratta anche di costruire tanti episodi di diplomazia dal basso. Io auguro questo alla mia comunita’, che ci ha largamente predisposto per questo cammino”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it