NEWS:

MPS, Rossi: “Serve una commissione di inchiesta, verificare i crediti”

"Il governo deve dirci come vuole risanare le banche, chi paga e come pagherà"

Pubblicato:02-01-2017 15:06
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:45

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp


ROMA – “Si è lasciato che la crisi del sistema bancario in Italia si palesasse fino a questo punto. Forse la cosa partì già con il governo Monti. Mentre gli altri Paesi intervenivano noi dicevamo che andava tutto bene e attraverso le banche tedesche davamo i soldi alla Grecia. Si è atteso troppo e attendere non ha fatto bene. Sono stati messi 20 miliardi per salvare Mps e non sono poca cosa in un Paese che non se la passa bene. Il governo deve dirci come vuole risanare le banche, chi paga e come pagherà“. Così Enrico Rossi, Presidente della regione Toscana, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Negli Usa, aggiunge il presidente della regione Toscana, “quest’operazione è stata fatta anche con guadagni da parte dello Stato, in Italia si pensa a questo? I 27 miliardi di crediti non esigibili da parte di Mps, si vogliono sottoporre a qualche verifica? Chi ha commesso questi errori all’interno della banca stessa sarà oggetto di un’inchiesta speciale o continuerà a farla franca? Sono d’accordo con Zingales sulla commissione d’inchiesta che poi produca una legislazione specifica su tutta questa tematica”.


“Chi ha fallito la privatizzazione- prosegue Rossi- non è che può essere riproposto con stipendi da 1,4 mln all’anno come direttore della banca. Il Pd se non dà queste risposte si condanna da solo. Il Pd deve farsi una sua idea e avanzare una sua proposta. Non sono contrario all’intervento pubblico, anzi ho chiesto che venisse fatto prima. Il tema è serio, nessuno deve sentire lesa maestà se si fanno certe domande, che sono domande legittime. E’ una questione nazionale di equo trattamento. Le 4 banche non si è mai saputo bene come intendono risarcire gli obbligazionisti aggirati. Non si possono trattare in modo non maturo, non coerente i cittadini che ci stanno mettendo tutti questi soldi”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it