ROMA – Ci sarebbe anche la rivalità tra gang dietro la rivolta e i combattimenti che nella notte e ancora oggi hanno provocato oltre 60 morti in un carcere di Manaus, la principale città dell’Amazzonia brasiliana: lo indicano dichiarazioni e testimonianze rilanciate da ‘Globo Tv’ e da altre emittenti locali.
A suggerire che le violenze siano riconducibili a una contrapposizione tra bande di detenuti è stato Sergio Fontes, responsabile della sicurezza dello Stato di Amazonas. “Tutto”, ha detto il dirigente, “lascia pensare a un attacco della fazione più grande che voleva eliminare quella più piccola“. Il contesto, però, è quello di un sistema carcerario segnato da sovraffollamento e condizioni di detenzione drammaticamente al di sotto degli standard ritenuti accettabili a livello internazionale.
di Vincenzo Giardina
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