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Nuovo caso nel M5s, spunta un’ala a favore della sperimentazione animale

Un emendamento presentato dalla deputata De Lorenzo, ex M5s ora nel gruppo di Leu, crea una spaccatura sul tema della sperimentazione animale

Pubblicato:01-12-2020 18:38
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:40

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ROMA – Nuovo caso in maggioranza, dove un emendamento presentato dalla deputata De Lorenzo, ex M5s ora nel gruppo di Leu, crea una spaccatura sul tema della sperimentazione animale, su cui proprio il M5s e’ da sempre particolarmente sensibile. L’emendamento alla Legge europea – attualmente in commissione affari Ue a Montecitorio- elimina il divieto di utilizzo degli animali nella ricerca di base per la sperimentazione delle sostanze d’abuso e per gli xenotrapianti.

Per i Cinque stelle si tratta di una vera e propria ‘inversione a U’, con l’abrogazione di 2 norme del decreto legislativo n. 26 del 2014 che gli stessi M5s, al loro ingresso in Parlamento, avevano fatto inserire nel decreto legislativo che disciplina l’impiego di animali a fini scientifici. Ora c’e’ il contrordine: i Cinque stelle sono favorevoli alla sperimentazione animale. Ma non e’ cosi’. Perche’ una buona parte del Movimento, a cominciare da molti eletti in Parlamento, si ribellano.

“Il M5S nasce in difesa dell’ambiente e della tutela degli animali. Nella scorsa legislatura ci siamo battuti contro la sperimentazione animale, principio sostenuto anche dai nostri fondatori Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio”, scrivono i parlamentari M5s che aderiscono al “Gruppo tutela degli animali e della biodiversita’”, una quarantina tra deputati e senatori.


L’emendamento in questione, aggiungono, “cambierebbe le norme sulla sperimentazione animale, eliminando i paletti che erano stati inseriti anche grazie a noi, proprio nella direzione della tutela del benessere animale”. Anche perche’, ricordano i parlamentari ‘animalisti’ del M5s “la ricerca di cui si parla non e’ la regolatoria, che riguarda l’immissione in commercio di farmaci e vaccini, ma quella di base, dove l’uso degli animali non e’ obbligatorio”.

Per gli aderenti al gruppo di tutela degli animali, la firma dei colleghi pentastellati a quell’emendamento autorizza qualche sospetto. Se c’erano ancora 4 anni di tempo prima che la procedura d’infrazione europea arrivasse a compimento, “quali interessi si celano dietro un emendamento del genere e la fretta di inserirlo in questa legge?”.

“Durante questi 4 anni – ragionano i parlamentari del gruppo di tutela degli animali- si potrebbe investire in metodi di ricerca alternativi, senza l’utilizzo di animali e nella formazione stessa dei ricercatori”. A dimostrarlo l’attribuzione del Lush Prize, a due giovani studiosi italiani, Domenico Gadaleta e Edoardo Carnesecchi per le simulazioni computerizzate e l’intelligenza artificiale, una valida alternativa rispetto alla sperimentazione animale nella ricerca.

Amara la conclusione dei pentastellati amici degli animali nei confronti dei colleghi di partito. “Noi chiediamo siano rispettati quei valori e quei principi che ad oggi ci hanno consentito di andare al governo del Paese conquistando la fiducia di milioni di cittadini. Non possiamo consentire – scrivono – che si faccia dietrofront, abdicando ai valori e a principi che hanno ispirato le nostre azioni e senza i quali non saremmo piu’ nulla e non rappresenteremmo piu’ nessuno. Auspichiamo una ferma presa di posizione da parte del Movimento 5 Stelle. Fermiamo subito questa vergogna!”.

LEU: EMENDAMENTO PRO-SPERIMENTAZIONE ANIMALI GRAVISSIMO, NOI CONTRARI

“L’emendamento alla Legge europea, che elimina di fatto il divieto di utilizzo degli animali nella ricerca di base per la sperimentazione delle sostanze d’abuso e per gli xenotrapianti, e’ a prima firma della deputata De Lorenzo, ex Movimento 5 Stelle, appena transitata al gruppo di LeU, e non rappresenta assolutamente la posizione di Liberi e Uguali“. Lo dichiara la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto che aggiunge: “Si tratta di un emendamento che noi riteniamo gravissimo, che’ rimette in discussione tutto il faticoso lavoro di compromessi fatto gia’ nel 2014 e soprattutto nel Milleproroghe, eliminando quei paletti per la tutela del benessere animale che erano stati inseriti grazie alla nostra dura battaglia. Inoltre, ci tengo a precisare, che non e’ in atto alcuna procedura di infrazione con l’Europa relativa al recepimento della Direttiva 2010/63/Ue, il tutto e’ fermo ad una lettera di messa in mora del 2016 e a un parere motivato della commissione del 2017. Pertanto, auspichiamo che tale emendamento non venga approvato, in caso contrario, troverebbe in Senato un’opposizione durissima che produrra’ come unico esito la mancata approvazione della Legge Europea. Da anni mi batto in difesa dell’ambiente e degli animali e credo – ha concluso De Petris – di rappresentare Liberi e Uguali un po’ di piu’ io di una deputata che si e’ iscritta al gruppo di Leu solo negli ultimi giorni”.

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