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Calenda: “Un dovere e un’avventura fare il sindaco di Roma”

Dopo l'annuncio della candidatura, il leader di Azione ha inziato un tour dei Municipi per ascoltare i cittadini

Pubblicato:01-12-2020 08:56
Ultimo aggiornamento:04-02-2021 17:14
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ROMA -“Sì, ho deciso che mi candiderò per fare il sindaco di Roma perché penso che chi ha una possibilità di prendere questa che è la città in cui è nata la cultura occidentale e riportarla tra le grandi capitali europee lo deve fare, è un dovere e una grande avventura”. L’annuncio di Carlo Calenda, leader di Azione, il 18 ottobre scorso.

Da allora è cominciato un ‘tour’ della città, tra analisi del territorio e delle criticità municipio per municipio, e l’ascolto dei cittadini. “Roma è le periferie, il 75% dei romani vive nelle periferie e io le sto girando”, muovendomi poi anche “verso il Centro. E sto analizzando: dalla raccolta dei rifiuti alla sicurezza ed è un disastro. La capitale è la città che è peggiorata di più rispetto alle 27 capitali della Ue”.

“A Roma ci muoveremo su tre grandi ‘cantieri’ istituzionali- ha spiegato- In primis, i poteri speciali di cui Roma non puo’ fare a meno, e a cascata anche i Municipi hanno troppi pochi poteri per poter svolgere i loro compiti. Il secondo punto sono i cosiddetti servizi di base come decoro, trasporti e sicurezza, con un occhio alle partecipate, in particolare Ama e Atac. Infine, il turismo e la valorizzazione del patrimonio culturale capitolino”.


Le tappe del tour, raccontate da Calenda stesso sui suoi canali social:

IX MUNICIPIO

Quartiere Giuliano Dalmata. “Assegnato ai profughi dell’esodo dall’Istria e Dalmazia. I nomi delle famiglie originarie sulle pavimentazione. La situazione indegna del Museo della Civiltà Romana. Dal 2014 chiuso e in totale degrado. 6 anni senza riuscire a riaprirlo. Uno degli scorci più belli dell’Eur. Solo in Italia. Città del Rugby, uno dei “punti qualità del verde di Roma Capitale” in totale abbandono dal 2012”.

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XIII MUNICIPIO

Il “gioiellino della Raggi: la funivia (fantasma). Ma anche Val Cannuta e un’iniziativa in puro stile Raggi. Alberi dedicati ai centenari romani, piantanti con cerimonia a febbraio e in larga parte già morti”.

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VIII MUNICIPIO

Dalla Basilica di San Paolo alla Caffarella. “Luci e ombre: l’abbandono della zona degli ex Mercati Generali, l’ex Fiera di Roma, l’incuria del Parco di Tor Marancia e opere incompiute come il Valco San Paolo. Quando i cittadini si prendono cura della propria comunità: il museo condominiale dei murales di Tor Marancia costato solo 200mila euro e il Parco di Commodilla abbandonato dal Comune e curato dal gruppo di cittadini del Comitato Parco Giovannipoli. Straordinario”.

XI MUNICIPIO

“Giro d’ascolto tra Marconi, Portuense, Trullo, Magliana, Corviale, Ponte Galeria. Il Parco del Tevere nel quartiere di Magliana è un esempio virtuoso di cittadinanza”.

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XIV MUNICIPIO

“Ascoltando i cittadini a Trionfale, Primavalle, Medaglie d’oro, Ottavia. Piazza Capecelatro a Primavalle, dove si crea ogni giorno un imbuto. Solo il prolungamento della metro A oltre Battistini può decongestionare il traffico. Come tante altre cose, è stato promesso, i cittadini lo aspettano da anni ma non se ne vede l’ombra. Il complesso di Santa Maria della Pietà può diventare il vero centro della zona, che ha varie aree densamente abitate e arterie importanti ma pochi spazi di aggregazione sociale. Forte Trionfale è un perfetto esempio del modo di fare del M5S. Posto bellissimo, dismesso dall’Esercito, con quasi 10 ettari di verde. Tanti progetti per aprirlo ai cittadini, a cui i grillini rispondono con un no puramente ideologico. Monte Ciocci, ciclopedonale e parco inaugurati 7 anni fa e praticamente abbandonati da quel giorno”.

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X MUNICIPIO

Incontri e visita “a Ostia, Acilia, Castel Porziano Castel Fusano. L’accesso al mare di Roma. Una “città” con due grandi temi: la viabilità – cruciale il potenziamento della Roma-Lido – e situazioni di degrado urbanistico che vanno sanate, come quella dell’idroscalo di Ostia”.

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V MUNICIPIO

Incontri e visita a Torpignattara, Casilino, Quadraro, Centocelle, Gordiani, Alessandrino. “Accanto a zone densamente abitate e da riqualificare, come Tor Sapienza, c’è tanto verde da valorizzare. Ma anche al Teatro Alessandrino il progetto (spot) arriva solo per le elezioni”.

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XII MUNICIPIO

Giro d’ascolto nel XII Municipio – Colli Portuensi, Pisana, Gianicolense, Villa Pamphili, Massimina. Qui trovate sia i dati statistici che le principali criticità urbanistiche: https://bit.ly/RomaMunicipioXII

II MUNICIPIO

“Nel II Municipio, partendo dalla casa in cui ho vissuto fino a 14 anni. E da Villa Chigi, ridotta malissimo. Consentitemi un poco di Amarcord”, commenta Calenda durante questa tappa del tour.

VI MUNICIPIO

“A Colle degli Abeti, Villaggio Prenestino, Borghesiana, ecc… il primo paradosso del VI Municipio è il verde: tanto ma totalmente abbandonato, inutilizzabile e pieno di discariche abusive. Con normale manutenzione anche la viabilità può migliorare. All’Osa mancano i servizi base”.

“A Tor Bella Monaca il Teatro ha accolto 250mila spettatori in 5 anni. Va potenziato e l’area che lo circonda può diventare la vera “piazza” che manca. Incontro con precarie di asili e materne, situazione inaccettabile. Graduatoria va rifatta ma lavoriamo a soluzione strutturale che presentiamo a giorni”.

IV MUNICIPIO

Da Casal Bruciato a Settecamini, il IV Municipio ha gli abitanti di Reggio Calabria. Dopo 10 anni di lavori la situazione della Tiburtina, principale asse stradale, è ancora questa. Altro che 6 corsie: parcheggi selvaggi, strisce pedonali in curva e marciapiedi ‘a scomparsa’.

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