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Aids, Medici con l’Africa: Rafforzare il sistema sanitario

Il Cuamm opera in sette Paesi subsahariani, dall'Etiopia all'Angola

Pubblicato:01-12-2016 13:56
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:22

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FEBBRE GIALLA AFRICAROMA – In migliaia sfileranno oggi a Beira in occasione della Giornata mondiale per la lotta contro l’aids: lo riferisce l’ong padovana Medici con l’Africa Cuamm, impegnata da anni in interventi di prevenzione e contrasto del virus dell’hiv nella città del Mozambico e più in generale in sette Paesi subsahariani. “Nel corso del 2015 sono state oltre 15.700 le persone messe in trattamento antiretrovirale da Medici con l’Africa” si legge in una nota diffusa alla vigilia dell’iniziativa. A Beira, ma anche in piccoli centri come Bugisi, in Tanzania, sfileranno anche gli operatori dell’ong: nella convinzione che per combattere l’aids in Africa “molto resta da fare e c’è bisogno dell’impegno di tutti”.

Secondo il Cuamm, a sud del Sahara ancora molti non sono consapevoli dei rischi o di ciò che possono fare per evitare il contagio. “Troppo spesso i pazienti abbandonano le cure perché scoraggiati, emarginati o privi di mezzi” sottolineano i responsabili dell’ong: “È a queste persone che Medici con l’Africa Cuamm vuole rivolgersi, per garantire loro il diritto alle cure”. Il Cuamm opera in sette Paesi subsahariani, dall’Etiopia all’Angola. “Lottiamo contro l’hiv/aids intervenendo per rinforzare il sistema sanitario locale, a tutti i livelli, dalla promozione del test all’erogazione del trattamento fino all’assistenza psico-sociale delle persone sieropositive” spiega don Dante Carraro, il direttore di Medici con l’Africa. “Puntiamo su ‘interventi chiave’, come la prevenzione della trasmissione madre-figlio, la prevenzione tra gli adolescenti e lo sviluppo di procedure coerenti con le nuove linee guida del ‘test & treat'”.


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