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Scuola. ‘Edu Day’, Miur e Microsoft provano a renderla più digitale

Si è svolto oggi a Roma presso il centro congressi di via Alibert a Roma, 'Edu Day' l'evento organizzato da Microsoft, in collaborazione con il Miur, l'Usr Lazio e con il Patrocinio dell'Agid nato per avvicinare docenti, studenti e genitori ai nuovi paradigmi della didattica

Pubblicato:01-12-2015 16:05
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:39

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bambina scuolaROMA – Si è svolto oggi a Roma presso il centro congressi di via Alibert a Roma, ‘Edu Day’ l’evento organizzato da Microsoft, in collaborazione con il Miur, l’Usr Lazio e con il Patrocinio dell’Agid nato per avvicinare docenti, studenti e genitori ai nuovi paradigmi della didattica, contribuire alla formazione dei giovani con contenuti, metodologie e dispositivi in linea con le richieste del mondo del lavoro.
“Spingere sulla digitalizzazione nelle scuole” è la parola d’ordine della giornata, come spiega Francesco Del Sole, divisione Education della Microsoft Italia, che aggiunge: “Non ci chiediamo solo se i ragazzi abbiano i dispositivi, ma anche e soprattutto se hanno le competenze per utilizzarli”. Anche se, osserva sempre il dirigente Microsoft, “35 computer ogni 100 studenti è un dato un po’ bassino”.

Un passaggio anche su ‘Minecraft’, un videogioco che diversi docenti in Italia “hanno sperimentato, nel mondo dell’istruzione, per materie come storia, matematica e, soprattutto, per introdurre nelle scuole il pensiero computazionale, una delle basi del piano Scuola digitale”, dice sempre Del Sole. Nel mondo “100 milioni di studenti utilizzano Minecraft, e il 38% sono bambine”.

Il gioco, che ricorda un po’ una versione 2.0 dei mattoncini del Lego, consente di creare mondi con dei cubi. “Il gioco avvicina anche al coding, cioé alla programmazione- conclude Del Sole- l’accrescimento delle culture digitali è un pilastro della competitività, se pensiamo che il 19% delle richieste di lavoro sono basate su un profilo tecnologico, e c’è un gap importante tra domanda e offerta, come testimoniato anche dalle richieste delle 25.000 aziende partner di Microsoft Italia, che richiedono sempre più figure professionali con adeguate competenze tecnologiche”.


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