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Meloni: “Mi importava fosse un governo serio e penso di esserci riuscita”

Così il presidente del Consiglio in un passaggio dell'ultimo libro di Bruno Vespa 'La grande tempesta. Mussolini, la guerra civile. Putin, il ricatto nucleare. La Nazione di Giorgia Meloni'

Pubblicato:01-11-2022 15:20
Ultimo aggiornamento:04-11-2022 10:14

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ROMA – “Non ho mai temuto davvero di non riuscire a fare un governo anche se ho preso in considerazione l’ipotesi di presentarmi in Parlamento senza un accordo preventivo con tutti gli alleati, quando alcune proposte mi sono sembrate irricevibili”. Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un passaggio dell’ultimo libro di Bruno Vespa ‘La grande tempesta. Mussolini, la guerra civile. Putin, il ricatto nucleare. La Nazione di Giorgia Meloni’. “Nonostante io fossi andata incontro a tutti senza sfogliare il manuale Cencelli, perché i numeri avrebbero detto altro. Ma a me interessava formare una squadra che funzionasse, un governo inattaccabile, serio, adeguato, ben calibrato. E credo di esserci riuscita”, aggiunge.

MELONI: CON SALVINI RAPPORTO NUOVO, MI HA AIUTATO A CERCARE SOLUZIONI

“Con Salvini- ha detto Meloni- si è stabilito un rapporto nuovo e diverso. Ha capito quel che si poteva e quel che non si poteva fare e mi ha aiutato a cercare soluzioni. In certe situazioni lui mi ha chiesto di aiutarlo, in altre io l’ho chiesto a lui. Franchezza reciproca senza polemiche. Un mediatore? Be’, il fatto di non schierarsi aprioristicamente con Berlusconi mi ha aiutato molto”.

MELONI: BERLUSCONI? QUALCHE INCOMPRENSIONE FIGLIA DI PASSAGGIO TESTIMONE

“Con Berlusconi”, rispetto a Salvini, la premier spiega che “c’è stata qualche incomprensione in più, figlia del passaggio di testimone. Quando si vivono certi momenti epocali, è fatale che ci siano delle scosse. Non so quanto sia stato ben consigliato all’inizio, ma devo riconoscergli la lucidità di capire quali fossero alla fine le priorità per non deludere chi aveva creduto in noi e nel ritorno dopo undici anni a un governo politico di centrodestra. Il suo discorso sulla fiducia pronunciato al Senato il 26 ottobre è stato bello e importante, e sono stata contenta di applaudirlo”.


MELONI: PAESE È LUOGO DELIMITATO, NAZIONE TIENE INSIEME CULTURA E IDENTITÀ

“Perché amo parlare di ‘Nazione’ e non di ‘Paese’? Perché Paese è un luogo fisico, chiuso e delimitato, mentre la Nazione è un luogo dell’anima che tiene insieme cultura, identità, condivisione”, ha spiegato .

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