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Si chiama Erdogan ma è una scrittrice. Ed è perseguitata: Saviano sta con Asli

La storia di Asli Erdogan, scrittrice turca in esilio in Germania perché perseguitata per le sue posizioni contrarie al governo del suo omonimo presidente

Pubblicato:01-11-2019 12:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:55
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ROMA – “‘Amante dei terroristi’, ‘traditrice’, ‘poveraccia’, ‘puttana’, ‘toglietele la cittadinanza turca!’. Sono solo alcuni degli insulti che la scrittrice turca Asli Erdogan ha ricevuto negli ultimi giorni da politici e gente comune sui social network e sui giornali. Asli è in esilio in Germania perché perseguitata per le sue posizioni contrarie al governo del suo (omonimo) presidente. Nel 2016, dopo il fallito colpo di Stato in Turchia, era stata messa in prigione per quattro mesi con l’accusa di propaganda terroristica, perché il giornale con cui collaborava, Özgür Gündem, era filocurdo”. Lo scrive su facebook Roberto Saviano.

 


“Sul web- aggiunge- lei e la sua famiglia vengono continuamente minacciate, qualsiasi sua dichiarazione diviene pretesto per attaccarla e diffondere falsità sul suo conto. In Turchia Asli Erdogan deve affrontare un processo perché accusata di ‘aver agito per distruggere l’unità dello Stato’, l’accusa che Erdogan riserva a tutti coloro che osano criticare pubblicamente il suo operato. Rischia l’ergastolo”.

“Asli merita il nostro supporto- dice ancora Saviano-. Faccio mio il suo appello e vi invito a condividerlo: ‘Chiedo il vostro aiuto e la vostra solidarietà non solo per proteggermi, ma anche per far conoscere al pubblico di tutto il mondo gli atti vergognosi compiuti dallo Stato, dalla stampa e dalla società turchi'”.

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