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Tap, insulti sui social agli attivisti contrari al gasdotto e a sindaco Melendugno

Ma il Movimento No Tap non arretra: "Conte e Lezzi vengano a San Foca e spieghino"

Pubblicato:01-11-2018 14:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:44
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BARI – “Faccia da becco”, “maledetto”, “ciarlatano”, “Pdioti”, “pezzo di merda, vai a farti fottere”, “becchino, rip”: sono solo alcuni degli insulti con cui su Facebook sono stati apostrofati alcuni esponenti del movimento “No Tap”. Nel mirino di alcuni utenti, è finito – assieme al sindaco di Melendugno, Marco Potì e alla giornalista, Tiziana Colluto che si occupa del gasdotto da anni – anche Gianluca Maggiore portavoce del movimento.

Che però non si lascia intimidire. “Per me non è importante se qualcuno sui social si fa trascinare dal leader politico di turno in crisi di popolarità”, commenta riferendosi agli utenti che sulla propria pagina Facebook mostrano bandiere con le cinque stelle dorate. “Io non ho nessuna tessera politica, non mi paga nessuno e rappresento cittadini che vogliono chiarezza. – aggiunge- Io voglio che la ministra Lezzi e il premier Conte rendano pubbliche le documentazioni consegnate da Socar (società produttrice di petrolio e gas naturale, ndr)”.

“Devono spiegare- sostiene Maggiore rivolgendosi sempre alla ministra e al premier- come avevano promesso, alla popolazione, venendo qui in Salento, non con letterine su Facebook. Rilancio al mittente il tentativo di far andare tutto nel dimenticatoio. Venite a San Foca a spiegare che cosa non ha fatto il governo, è una vostra precisa responsabilità politica”.


di Alba Di Palo

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