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ROMA – L’Ucraina resta in cima alle priorità, mentre in Medio Oriente e Libano “la Nato non ha ruoli specifici”. L’ex ministro olandese Mark Rutte si è ufficialmente insediato come segretario generale della Nato, succedendo a Jens Stoltenberg.
Nel corso della conferenza stampa congiunta, prima della consegna del martelletto, pezzo da collezione consegnato all’Alleanza dall’Islanda dal 1962, Stoltenberg ha detto che Rutte “ha le conoscenze e il background perfetto per diventare un grande segretario generale”. “Con lui”, ha affermato davanti ai giornalisti, “la Nato è in buone mani, perché ha dimostrato di avere le capacità per amministrarla”.
“Per mantenere la Nato forte abbiamo bisogno di più forze, più capacità e più investimenti, non ci sono altre vie”, ha detto Rutte. La seconda priorità dell’olandese rimarrà l’aiuto all’Ucraina perché “non ci può essere sicurezza in Europa senza un’Ucraina forte e indipendente”. La terza priorità di Rutte “è rafforzare le nostre alleanze con l’Unione europea e le altre nazioni nel mondo che condividono i nostri stessi interessi e valori”.
“Seguiamo attentamente cosa succede in Libano, ma la Nato non ha ruoli specifici lì”, risponde brevemente Rutte, interrogato sulla situazione in Medio Oriente. “Siamo in contatto con i partner nell’area- ha aggiunto- e spero che le ostilità finiscano il prima possibile”.
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