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ROMA – Notti insonni o meno, Jannik Sinner vince sempre. Il numero 1 del mondo in attesa del verdetto del Tas sulla vicenda Clostebol torna in finale all’Atp 500 di Pechino un anno dopo. Com’era prevedibile ha battuto in due set il cinese Bu Yunchaokete, 6-3 7-6, in poco più di due ore di gioco. E ora affronterà in una attesissima finale il suo grande rivale generazionale, Alcaraz.
Per Sinner è la settima finale dell’anno, e la ventunesima in carriera. “È stato un match duro – ha detto poi a fine match – non lo conoscevo molto e all’inizio non sapevo cosa aspettarmi. Nel primo set ho giocato un buon tennis, nel secondo ho perso intensità, ma ho avuto occasioni che non ho sfruttato. Mentalmente sono rimasto nella partita e ho giocato un tiebreak buono. Sono contento di tornare in finale a Pechino, con Alcaraz sarà diverso. Sarà una sfida dura, ma ogni match è diverso. Mi godo il fatto di essere ancora in finale”.
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