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Prima perde il marito, poi le entrano in casa per rubare. Zaia: “Ladri disumani”

Fuori dalla porta c'era l'epigrafe, il cartello che segnala la morte di una persona. Ma i ladri sono entrati lo stesso e hanno derubato questa anziana rimasta vedova da pochi giorni

Pubblicato:01-10-2024 14:53
Ultimo aggiornamento:01-10-2024 14:53
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anziana_anziani
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VENEZIA – Un’anziana signora che aveva appena perso il marito è stata derubata in casa: l’episodio, avvenuto nei giorni scorsi a Vicenza, ha suscitato gli strali del presidente del Veneto, Luca Zaia, scandalizzato per la scarsa sensibilità dei ladri. Ladri che, nonostante si siano trovati davanti il cartello che annunciava la morte dell’uomo, si sono lo stesso intrufolati in casa prendendo di mira una donna anziana, sola e reduce da un lutto. La donna era in casa al momento del furto: per fortuna, però, i ladri si sono limitati a rubare e non le hanno fatto del male.

ZAIA: “ATTO VILE E DISUMANO”

“Approfittare del lutto di una famiglia per rubare nella casa è un atto vile, inaccettabile e disumano che prima di ogni commento merita una riprovazione assoluta. Esprimo la mia vicinanza e la mia solidarietà alla signora vicentina che, dopo pochi giorni dalla scomparsa del marito, è stata costretta anche ad affrontare gli intrusi in casa sua, subendo un furto che avrebbe potuto avere risvolti peggiori”. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, esprime la sua solidarietà alla vicentina che ha affrontato i ladri in casa nei giorni successivi alla scomparsa del marito.

FUORI DALLA PORTA C’ERA L’EPIGRAFE

Scrive ancora Zaia: “Al dolore del lutto si è aggiunta la paura e l’incredulità di fronte a persone prive di scrupoli che non rinunciano violare un’abitazione dove l’epigrafe segnala la morte recente di un congiunto. La signora in quei momenti terribili ha dimostrato grande forza d’animo e spero che questa l’aiuti a superare rapidamente lo choc per quanto le è capitato. Confido nell’operato delle Forze dell’ordine affinché i protagonisti di un crimine così odioso e privo della minima umanità, siano identificati e affidati alla Giustizia”, afferma ancora Zaia.


(Foto di repertorio)

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