VIDEO | Paralimpiadi, nel nuoto Boggioni inarrestabile: “Dietro le medaglie c’è un lavoro enorme”

Monica Boggioni, 26enne pavese alla sua seconda partecipazione alle Paralimpiadi, era tra le atlete più attese della Nazionale azzurra di nuoto a Parigi

Pubblicato:01-09-2024 12:51
Ultimo aggiornamento:01-09-2024 12:51

Getting your Trinity Audio player ready...
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

PARIGI – Già due medaglie in tasca, e nessuna intenzione di fermarsi. Monica Boggioni, 26enne pavese alla sua seconda partecipazione alle Paralimpiadi, era tra le atlete più attese della Nazionale azzurra di nuoto a Parigi: attese evidentemente ben riposte, perché nei primi tre giorni in vasca a La Defense Arena ha messo al collo due bronzi nei 100 e nei 200 stile libero S5, con ancora altre tre gare da disputare più l’eventuale staffetta. Dopo i tre bronzi di Tokyo, sono già 5 le medaglie nella bacheca di Monica.
“Sicuramente è un bilancio positivo, questa è la mia seconda Paralimpiade dopo Tokyo ma in realtà, un po’ per il contesto e un po’ per il pubblico, è come se fosse di nuovo la mia prima Paralimpiade. Me la sto cercando di godere al massimo e sicuramente queste medaglie sono importanti“, il commento dell’azzurra.

LEGGI ANCHE: Paralimpiadi, Boggioni bronzo nei 100 stile: “Ho dato tutta me stessa per questa medaglia”

“Ho vinto il bronzo dopo tre anni nelle stesse gare e comunque riconfermarsi non è scontato, non è facile considerando anche il livello che sta crescendo, le avversarie che cambiano e i tempi che sono migliorati”. Ma questo, sottolinea Boggioni, “è sicuramente anche un segno importante di tutto il lavoro che c’è stato dietro per arrivare fino a qua. Adesso ci godiamo questa serata, poi ci sono altri due giorni di pausa dopodiché riprendo con le gare: me ne mancano tre individuali, che sono i 50 dorso, i 50 rana e i 200 misti, che chiuderanno la mia Paralimpiade. E poi c’è la staffetta, che verrà decisa dal commissario tecnico e ufficializzata successivamente”.
L’azzurra è a un solo ‘metallo’ di distanza dal suo score di Tokyo. Ma, spiega, “in realtà come obiettivo non voglio pormi quello delle medaglie, nel senso che per quello dipende anche da quello che fanno le altre, è qualcosa che io non posso controllare. Sicuramente però l’obiettivo è quello di dare il massimo e cercare di uscire senza rimpianti dalla vasca”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


California Consumer Privacy Act (CCPA) Opt-Out IconLe tue preferenze relative alla privacy