NEWS:

FdI rilancia il ‘cimitero dei feti’, Centrosinistra insorge: “Un orrore”

Pd, Radicali, Leu parlano di "proposta oscurantista e contro le donne". Il partito di Meloni si difende: "Attacchi pretestuosi, non c'entra con la 194". Secondo Pro Vita, con il ddl "si tutela la dignità di ogni madre"

Pubblicato:01-09-2022 21:05
Ultimo aggiornamento:01-09-2022 21:05

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – L’annuncio di un disegno di legge da parte del senatore di Fdi Luca De Carlo, sottoscritto dai colleghi Isabella Rauti e Lucio Malan, manda su tutte le furie Centrosinistra e Radicali. La proposta, denunciata per prima dalla senatrice Pd, Valeria Valente, presidente della Commissione Femminicidio, dispone l’obbligo per le Asl di sepoltura per i feti abortiti dalle 20 settimane in poi, anche senza il consenso della donna.

L’INDIGNAZIONE DEL PD: DISPREZZANO LE DONNE

“E’ un orrore – dice Valeria Valente – dimostra tutto il disprezzo di Fdi per le donne, la loro libertà e il principio di autodeterminazione. Noi lo impediremo. Tutti dovrebbero sapere che un aborto, spontaneo o per interruzione volontaria, è traumatico per una donna. La legge prevede già oggi la possibilità a quelli che sarebbero diventati genitori di dare sepoltura ai feti dai 7 mesi che non siano nati morti. Ma disporre un obbligo di seppellimento per i prodotti abortivi è una violenza inaudita. E’ un tentativo ricorrente – sottolinea la parlamentare Dem – contro cui si sono schierate le associazioni femminili e femministe, a partire da Differenza Donna. Fdi non ha niente di meglio da fare che mettere il cimitero dei feti nel programma di governo”.
Di “proposta shock” parla la collega di partito Lia Quartapelle, aggiungendo: “Per chi avesse ancora dei dubbi su cosa vuole fare Fratelli d’Italia alla libertà di scelta delle donne”.


IL DEPUTATO DI LEU: UN DDL PUNITIVO

L’esponente di Leu Stefano Fassina, concorda: “Come hanno giustamente già denunciato tante donne, la proposta di FdI di realizzare cimitero per i feti è aberrante. È innanzitutto punitiva nei confronti delle donne”. L’esponente della sinistra ricorda che “a Roma l’Ama gestiva un ‘Cimitero degli Angeli’, sulla base di un regolamento di Polizia mortuaria, derivato da un Regio Decreto del 1939”. E si chiede: “Davvero la destra vuole tornare lì? Un paio d’anni fa, appena ‘scoperto’ a Flaminio il cimitero dei feti con i nomi delle donne riportate sulle croci, siamo intervenuti in Assemblea Capitolina per approvare un ordine del giorno e far terminare una pratica così violenta, radicalmente contraddittoria con l’equilibrio della Legge 194 del 1978. È davvero un brutto segnale”.

I RADICALI: ILLEGALE SEPOLTURA FETI SENZA CONSENSO DONNA

Giulia Crivellini, tesoriera di Radicali Italiani e Vittoria Loffi, coordinatrice della campagna Libera di Abortire sottolineano che “la sepoltura dei feti senza il consenso della donna è una pratica illegale e in violazione della privacy. Davvero inaudito – tuonano – che Fratelli d’Italia la voglia riproporre. Ciò che si prospetta con un eventuale governo delle destre è a dir poco oscurantista ma sul tema dei diritti delle donne non molliamo di un centimetro”.

LA REPLICA DEL PARTITO DI MELONI: SINISTRA PRETESTUOSA

Pronta la risposta dei tre senatori Fdi che hanno annunciato il ddl. Isabella Rauti, Luca De Carlo e Lucio Malan dicono: “Risultano incomprensibili le ragioni dei pesanti attacchi di vari esponenti della sinistra al disegno di legge che estende le disposizioni per collocare in modo dignitoso e anonimo i feti abortiti. La libertà di scelta della donna non viene in alcun modo limitata, coerentemente con il programma di Fratelli d’Italia che prevede la piena attuazione della legge 194 del 1978 sull’interruzione di gravidanza e non la sua abolizione, come alcuni avversari falsamente affermano. Anzi, ci sarà una migliore tutela”. Oggi, aggiungono i parlamentari del partito di Giorgia Meloni, “tranne nei casi già regolati dalla legge la donna, e con lei il padre del concepito, non può sapere che cosa avviene del feto, sia che lo voglia sia che non lo richieda. Con il disegno di legge in linea generale lo potrà sapere, nella piena garanzia del rispetto all’anonimato o a usi impropri di quei resti”. Rauti, De Carlo e Malan concludono: “In realtà, qualcuno sembra spaventato dall’idea che una donna, dopo aver considerato la possibilità di abortire, per qualsiasi motivo decida invece di portare a termine la gravidanza. Ma questo è chiaramente contemplato dalla legge 194, di cui dicono sempre ‘non si tocca’, a cominciare dall’articolo 1, che parla di ‘tutela della vita umana dal suo inizio'”.

PRO VITA E FAMIGLIA CON FDI: DDL PASSO DI CIVILTÀ

Si schiera dalla parte di Fratelli D’Italia Pro Vita & Famiglia onlus. Secondo Il portavoce Jacopo Coghe, “la proposta di sepoltura dei feti sarebbe un passo di civiltà. La vita, infatti, è tale fin dal suo concepimento, come tale ha una dignità intrinseca da tutelare e i feti hanno lo stesso diritto di chiunque a una degna sepoltura, senza obbligare nessuna donna a mettere il proprio nome e cognome o di essere riconoscibile. Il Partito Democratico, però, ancora una volta si rende protagonista di discriminazioni nei confronti di donne e nascituri e non si ferma neanche davanti alla morte dei più piccoli. Trattare i bambini come spazzatura da gettare nei rifiuti organici – rincara Coghe – significa infatti calpestare la dignità di ogni vita umana. Allo stesso tempo significa non tener conto del dolore e del dramma che vivono le donne, poiché a nessuna, anche chi è costretta a ricorrere all’aborto, fa piacere che il figlio finisca tra i rifiuti ospedalieri”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it