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Zambia, dopo il default arriva il prestito del Fondo monetario

Stanziamenti per un miliardo e 300 milioni di dollari, ma condizionati da vincoli su bilancio e spesa sociale

Pubblicato:01-09-2022 17:19
Ultimo aggiornamento:01-09-2022 17:19
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ROMA – Lo Zambia ha concordato un prestito da un miliardo e 300 milioni di dollari dal Fondo monetario internazionale (Fmi). L’erogazione dei fondi da parte dell’istituto con sede a Washington segue di circa un anno e mezzo il default del Paese africano, scattato nel novembre 2020 dopo il mancato pagamento di una tranche di debito da circa 40 milioni di dollari.

TASSI AGEVOLATI, MA PER LUSAKA C’E’ L’OBBLIGO DI RIFORME STRUTTURALI

Il presidente dello Zambia, Hakainde Hichilema, ha salutato l’approvazione degli aiuti dicendosi “lieto che il Fondo monetario condivida” la visione del governo “per uno Zambia prospero” e ringraziando i suoi connazionali “per aver creduto nell’esecutivo”.

Stando all’Fmi, il prestito a Lusaka verrà erogato su un lasso di tempo pari a 38 mesi e nell’ambito dell’Extended Credit Facility (Ecf), uno strumento concepito per il sostegno ai Paesi in via di sviluppo che presenta tassi di interessi agevolati. Il programma prevede l’esborso immediato di 185 milioni di dollari.
Nello specifico gli obiettivi del pacchetto di aiuti, che intende “promuovere una crescita più elevata, più resiliente e più inclusiva”, sono “ripristinare la sostenibilità attraverso l’aggiustamento di bilancio e la ristrutturazione del debito, rafforzare la governance e ridurre il rischio di corruzione e creare spazio nel budget per la spesa sociale tanto necessaria”. A proposito di questo ultimo punto, le previsioni dell’Fmi sono che il pacchetto di aiuti permetta di raddoppiare la spesa per la protezione sociale entro il 2025, passando dall’attuale 0,7 per cento del Prodotto interno lordo allo 1,6 per cento. Il programma di aiuti mirerebbe anche a “catalizzare il tanto necessario sostegno finanziario da parte dei partner di sviluppo”.


I prossimi passi per lo Zambia, come evidenziato anche dal Fondo, sono continuare nelle negoziazioni per la ristrutturazione del debito con il meccanismo comune del G20, uno strumento istituito per alleviare il peso del debito durante la pandemia di Covid-19. Un terzo del debito zambiano è posseduto da creditori cinesi.

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