BOLOGNA – Dichiarava di essere un agopuntore, e negli ultimi cinque anni aveva realizzato, operando in maniera del tutto abusiva a Castel Maggiore, in provincia di Bologna, “un’evasione ai fini delle imposte dirette e dell’Iva di oltre 500.000 euro“. A scovare il finto medico, un uomo di nazonalità cinese, è stata la Guardia di finanza bolognese. L’uomo, spiegano in una nota le Fiamme gialle, “esercitava la propria attività senza avere una laurea in medicina, né alcun titolo o abilitazione riconosciuto dallo Stato italiano”.
In particolare, i militari hanno scoperto, nel corso di una serie di appostamenti, che il falso agopuntore “riceveva abitualmente i propri clienti durante la settimana, dal lunedì al venerdì, fin dalle prime ore del mattino, nel proprio studio di Castel Maggiore”. A quel punto, i finanzieri hanno eseguito un controllo nello studio, nel corso del quale, oltre a “rinvenire la strumentazione necessaria per l’esercizio dell’attività medica”, è stata anche trovata “un’agenda su cui erano indicati gli appuntamenti e i compensi ricevuti, con o senza ricevuta fiscale“.
Questo ha consentito alle Fiamme gialle di ricostruire l’evasione da oltre 500.000 euro realizzata nell’ultimo quinquennio dall’uomo, che è anche stato “deferito alla Procura per l’esercizio abusivo della professione medica”.
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