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Roma è meta ricercata dai turisti, ma sono ancora poche le prenotazioni

Tante le ricerche online, ma non approfondite e non sufficientemente finalizzate ad eventuali prenotazioni

Pubblicato:01-09-2017 11:16
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:38

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ROMA – Che Roma sia una delle mete turistiche più ricercate del web non è certo una sorpresa, ma quali sono le tendenze dei potenziali turisti? Quali sono le prospettive ed i trend? E le aziende romane, sono pronte a rispondere ad un turismo che utilizza sempre di più il web per decidere la propria meta, il proprio itinerario ed il proprio hotel? E che tipo di turisti decide poi ci venire effettivamente? A dare qualche risposta ci ha pensato l’osservatorio DigItalia e Marketing01, Google partner e prima agenzia in Italia per il marketing turistico sul web, che da alcuni mesi ha avviato un attento studio di ciò che si ‘muove’ su internet in relazione alle principali mete turistiche italiane, accorpando dati di Google e monitoraggio delle discussioni sui social network. D’altronde, ormai il 79% dei turisti utilizza il web per informarsi e per prenotare i propri viaggi, spesso scegliendo anche l’hotel, alcuni dei ristoranti, le principali visite ed itinerari.

E’ quindi ovvio che i dati su ciò che accade su internet siano significativi anche per capire cosa accade (e cosa potrebbe accadere) nel mondo offline.

“Come era facile prevedere, Roma continua ad essere la meta più ricercata dagli stranieri che vogliono venire in Italia, almeno per il 70/75%”, dichiara Paolo Bomparola, direttore di Marketing01.


“Occorre però dire- prosegue Bomparola- che si tratta di ricerche non approfondite e non sufficientemente finalizzate ad eventuali prenotazioni. Basti dire che la ricerca di ‘hotel’ su Roma è di circa il 15% inferiore alle ricerche sull’As Roma. Si tratta pur sempre di numeri importanti di potenziali visitatori, che comunque non trovano sempre una offerta pronta a cogliere le opportunità del web: il 32% delle strutture ricettive di Roma e provincia (su un campione di 500) ha un sito internet obsoleto, o comunque non aggiornato. Solo il 15% delle aziende svolge continuativamente una qualunque attività di web marketing all’estero, presso i paesi da cui provengono i maggiori flussi turistici. E di questo 15% molta parte è di grandi alberghi e catene internazionali. Si nota inoltre un grande utilizzo degli aggregatori di offerta, ossia quei portali come Expedia o Booking. com che facilitano certamente la presenza online, ma impoveriscono le imprese con fee molto importanti ed appiattiscono l’offerta su logiche di prezzo”.

“In sostanza- aggiunge Bomparola- i numeri di Roma sul web restano importanti, ma si nota un impoverimento della tipologia di ricerca, d’altronde coerente con i dati di Federalberghi, che conferma come ormai il turista-tipo a Roma si fermi solo per 2/3 giorni, preferendo strutture low cost“.

“Facendo una analisi predittiva sulla base dei dati Google e Social- continua Bomparola- il trend di crescita delle ricerche di qualità sembra non essere molto positivo, i numeri aumentano ma di poco e se non si interviene, il turismo a Roma potrebbe essere destinato a soggiorni brevi e di basso costo, riducendo ulteriormente il turismo di medio ed alto livello di spesa. Per invertire questa tendenza, a parte le necessarie iniziative istituzionali, le imprese devono puntare più decisamente sul web marketing, organizzarsi, farsi trovare sui motori di ricerca esteri. Il turista digitale è ormai maturo, sa scegliere e si aspetta più offerta, più interattività, più chiarezza. Le aziende romane probabilmente hanno per troppo tempo puntato tutto sulla naturale forza del brand Roma e rischiano oggi di restare irrimediabilmente indietro”.

“Per questo il prossimo 5 settembre presso l’hotel Green Park villa Pamphili (Largo Lorenzo Mossa, 4) terremo un seminario gratuito per il web marketing nel turismo, aperto a tutti gli imprenditori della regione. E cercheremo di illustrare tutti i modi, neanche troppo complessi, per riuscire a catturare la domanda, ad aumentare il livello qualitativo dei potenziali clienti ed a rispondere adeguatamente alle richieste, aumentando visibilità e prenotazioni”, conclude Bomparola.

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