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BOLOGNA – Tre agenti della Polizia penitenziaria sono stati aggrediti, sabato scorso, all’interno del carcere della Dozza da un detenuto esperto di arti marziali. A riferire l’episodio, deprecandolo, è il sindacato del Sappe, polemico sul fatto che al detenuto in questione, “non nuovo a episodi di questo tipo e anche più gravi”, fosse stato concesso un permesso premio. “La reazione violenta- scrivono in una nota Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e Francesco Campobasso, segretario regionale- sembra essere scaturita dal fatto che il detenuto avrebbe chiesto di parlare con l’ispettore che, in quel momento, non era disponibile, perché impegnato in un altro servizio”.
Dei tre agenti malmenati, due hanno avuto una prognosi di cinque giorni e l’altro di dieci. “La cosa che stupisce di più è che oggi quel detenuto sarebbe dovuto andare in permesso”, osservano Durante e Campobasso. Permesso “tra l’altro rifiutato dallo stesso detenuto perchè, a dire delle persone da noi sentite, il giorno non sarebbe stato di suo gradimento”, aggiungono i due sindacalisti, che concludono: “Non conosciamo le motivazioni che hanno indotto a concedere il permesso, ma il comportamento del detenuto non sembra di certo essere meritevole di tale attenzione”.
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