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A Parma avviati interventi per difendersi dalle alluvioni: demolite 16 case nella golena del Baganza

PARMA  - Mentre si aspetta la cassa di espansione sul Baganza, l'opera che metterà in sicurezza la città

Pubblicato:01-09-2015 11:14
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:31

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PARMA  – Mentre si aspetta la cassa di espansione sul Baganza, l’opera che metterà in sicurezza la città da alluvioni come quella dello scorso inverno, a Parma sono già avviati altri interventi per contrastare le emergenze idrogeologiche. Si sono infatti conclusi a metà di agosto i lavori di demolizione delle case di Moletolo e Baganzolino che insistono all’interno dell’area golenale del torrente Parma e che, in passato, sono state ripetutamente invase dalle acque in occasione di varie piene. Si tratta di 16 abitazioni contemplate nel primo stralcio dei lavori. In questi giorni, inoltre, il Comune sta per approvare il progetto inerente il secondo stralcio che interessa altre 4 abitazioni, situate in via Dazzi e in via Argini Baganzolino. La Regione ha stanziato 230.000 euro per completare il secondo stralcio.
Golena del Baganza

Dopo l’approvazione da parte del Comune del progetto esecutivo, si procederà alla gara per individuare l’impresa che  si occuperà delle demolizioni stesse. Il primo stralcio è stato anch’esso finanziato dalla Regione Emilia Romagna, che ha anche provveduto a risarcire i proprietari del danno derivato dalla demolizione, consentendo loro di acquistare nuove abitazioni situate al di fuori della golena e quindi in aree sicure, grazie alla delocalizzazione delle 16 unità immobiliari, poste all’interno dell’area golenale stessa.

“Il piano di delocalizzazione che l’amministrazione sta portando avanti rientra nelle politiche volte a promuovere la messa in sicurezza delle aree golenali presenti sul territorio- spiega l’assessore Michele Alinovi- e si affianca ad altri provvedimenti che vanno in questo senso e che interessano insediamenti a rischio esondazioni presenti in aree a rischio, come, per esempio, le aree golenali del torrente Baganza”. L’obiettivo, ribadisce l’assessore, “è univoco: la messa in sicurezza del territorio e la prevenzione dei rischi idraulici e idrogeologici“.


In particolare la demolizione delle 16 unità abitative del primo stralcio è avvenuta ad opera del Comune, tramite l’impresa Fea di Castelfranco Emilia, che si è aggiudicata l’appalto per un importo di circa 230.000 euro, in seguito all’accordo di programma sottoscritto tra il Comune di Parma, la Provincia di Parma, la Regione Emilia-Romagna e tutti i possessori, a vario titolo, delle unità immobiliari individuate dal progetto di delocalizzazione.

(Prosegue nel notiziario DIRE in abbonamento)

di Mattia Caiulo

Giornalista

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