Ecco cosa prevede il Dl Materie prime critiche

Il decreto contiene misure urgenti per l’approvvigionamento sicuro e sostenibile delle materie prime considerate strategiche

Pubblicato:01-08-2024 10:23
Ultimo aggiornamento:01-08-2024 10:24

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ROMA – Con 152 sì, 70 no e 11 astenuti la Camera ha approvato ieri in prima lettura il decreto legge sulle materie prime critiche. Il provvedimento scade il prossimo 24 agosto e contiene misure urgenti per “l’approvvigionamento sicuro e sostenibile delle materie prime considerate strategiche”.

Quali sono? Alcune le usiamo tutti i giorni:
il tungsteno per le vibrazioni degli smartphone,
il litio, il cobalto e il nichel per le auto elettriche;
il boro per le turbine eoliche;
il magnesio e lo scandio per la costruzione e il funzionamento degli aerei.

Il problema è che il loro utilizzo aumenterà negli anni: già nel 2030, ad esempio, l’Europa avrà bisogno di quantità maggiori di litio pari a 18 volte quelle attuali. Per il neodimio, un magnete usato nei motori elettrici, già nel 2025 potrebbe servire 120 volte l’attuale quantità.

Per questo lo scorso marzo il Consiglio dell’Unione europea ha approvato un regolamento che riguarda le procedure di estrazione. Il provvedimento individua due elenchi di materie: 34 critiche e 17 strategiche e stabilisce tre parametri per la copertura del consumo: il 10% da estrazione locale; il 40% da trasformare nell’Unione e il 25% da materiali riciclati.

In Italia, ha calcolato l’Ispra, ci sono 76 miniere ancora attive, 22 delle quali estraggono materiali che rientrano nell’elenco delle 34 materie prime critiche dell’Ue. Il decreto approvato dalla Camera prevede procedure semplificate per gli iter autorizzativi dei progetti strategici con procedure non più lunghe di 18 mesi per le estrazioni e 10 mesi per il riciclo.

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