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Bocciata l’idea di una recinzione chiesta dall’Anpi per proteggere la Loggia dei mercanti a Milano

Il 18 luglio la Giunta aveva dato l'ok al progetto della recinzione caldeggiato dall'Anpi, ma la maggioranza ha dato parere negativo: "Eccessivo, sono ragazzini e non terroristi

Pubblicato:01-08-2022 16:48
Ultimo aggiornamento:01-08-2022 18:52

loggia dei mercanti_memoria_milano
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MILANO – Più presidio, luci e telecamere ma no all’ipotesi di una recinzione protettiva come chiesto dall’Anpi, da ormai 12 anni. Così ha deciso la maggioranza in Comune a Milano, esprimendo parere negativo sul progetto di una recinzione attorno alla Loggia dei Mercanti, luogo simbolo della resistenza di Milano.

L’IDEA DELLA RECINZIONE CONTRO DEGRADO E VANDALI

L’idea della recinzione non piace infatti ai consiglieri di maggioranza: nonostante la proposta arrivi direttamente da Roberto Cenati, presidente dell’Anpi di Milano, ed abbia già ricevuto l’ok del sindaco Giuseppe Sala, durante la commissione consiliare congiunta Sicurezza e Cultura di oggi i consiglieri di maggioranza non hanno esitato a esprimere il proprio parere negativo sul progetto.

L’ANPI LO CHIEDE DA 12 ANNI: “TROPPO DEGRADO”

La richiesta di una recinzione per proteggere la Loggia che ospita il memoriale della resistenza di Milano è stata avanzata dall’Anpi “già 12 anni fa”, ricorda Cenati, che parla di “una situazione poco decorosa e di preoccupante degrado”. Da qui, “l’idea di progettare una sorta di recinzione che sia un deterrente per gli atti di vandalismo”, proposta a cui la giunta ha dato il suo ok in una riunione in comune lo scorso 18 luglio.


MICHELE ALBIANI: “RECINZIONE ECCESSIVA, NON SONO TERRORISTI MA RAGAZZINI”

Una via che, però, i consiglieri di maggioranza non valutano positivamente. Per il consigliere dem Michele Albiani, infatti, “non stiamo parlando di terroristi”, ma di “ragazzini che fanno casino“. Lì la questione per l’esponente Pd è dare vita a quello spazio che, nonostante sia in pieno centro, è un non luogo della città”.

MAZZEI: “LA LOGGIA RESTI SPAZIO APERTO E LIBERO”

Sulla stessa linea il consigliere Marco Mazzei della lista ‘Beppe Sala sindaco’, che esprime la sua “assoluta contrarietà alla chiusura”. Per Mazzei, infatti, “la Loggia deve essere uno spazio aperto e libero che permetta ai cittadini di confrontarsi con la memoria. Soluzioni ci sono, bisogna lavorare per valorizzare quel luogo senza snaturarne la natura. Non arrendiamoci all’idea di trasformare uno spazio di libertà in uno spazio chiuso con un cancello, perché altrimenti siamo sconfitti in partenza”.

QUALCUNO PROPONE UN RESTYLING

Tra le ricette alternative proposte dai consiglieri, quella di organizzare iniziative culturali e concerti, ma anche la proposta di un ‘restyling’ per rendere più riconoscibile il movimento alla resistenza: “Purtroppo- dice il consigliere di Europa Verde Tommaso Gorini- la maggioranza dei milanesi non sa che quel luogo è consacrato alla resistenza. Se dobbiamo mettere al lavoro degli architetti, facciamolo non per una recinzione ma per creare un luogo che sia più riconoscibile e bello”.

RICETTA GRANELLI: PIÙ PRESIDIO, LUCI E TELECAMERE

Per contrastare il degrado della Loggia dei mercanti, luogo simbolo della resistenza di Milano, l‘assessorato alla sicurezza del Comune “si è già mosso in varie direzioni”, aumentando la presenza delle forze dell’ordine, migliorando l’illuminazione pubblica e predisponendo un nuovo piano per la videosorveglianza. A dirlo l’assessore alla Sicurezza del comune di Milano Marco Granelli, questo pomeriggio durante la commissione comunale congiunta Sicurezza e Cultura.

“Con il prefetto e con il questore- aggiunge Granelli- abbiamo stabilito una maggiore presenza e un maggiore controllo delle forze dell’ordine”. Questo per l’assessore “ha permesso di ridurre gli episodi di violenza, ma permangono attività che portano al danneggiamento dei luoghi”.
Per far fronte al degrado, conclude Granelli, “abbiamo deciso di potenziare illuminazione, intervento già effettuato ad aprile, e elaborato un progetto per migliorare la videosorveglianza dell’area, con la sostituzione delle telecamere, ora tutte analogiche, entro la fine dell’anno”.

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