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Da volontaria Arcigay a Bologna a candidata con Adinolfi-Di Stefano. E Il Cassero la ‘caccia’

Il caso di Carlotta Toschi, avvocato a Bologna e volontaria dello sportello giuridico del circolo Arcigay Il Cassero, candidata con la lista Alternativa per l'Italia

Pubblicato:01-08-2022 16:49
Ultimo aggiornamento:01-08-2022 16:49

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Volontaria del circolo Arcigay ‘Il Cassero’ a Bologna ma candidata con la lista sostenuta da Mario Adinolfi (Popolo della Famiglia) e da Simone Di Stefano (ex Casapound). E’ la sterzata di Carlotta Toschi, avvocato penalista e volontaria dello sportello giuridico del Cassero, che ha deciso di correre alle prossime elezioni per la lista ‘Alternativa per l’Italia’. Scelta che spinge l’Arcigay a prendere sonoramente le distanze dall’avvocato, allontanandola dal servizio all’interno del circolo.

INTERROTTA LA COLLABORAZIONE

“Una notizia sorprendente- affermano dal Cassero- di cui Toschi non aveva fornito alcuna informazione in precedenza. Poiché questi personaggi si trovano in un contrasto ideologico insanabile rispetto agli ideali di antifascismo, democrazia e conquista di diritti su cui la nostra associazione è nata 40 anni fa, e che sono ancora oggi al centro del nostro universo di valori, abbiamo preferito interrompere la collaborazione, rifiutando la proposta di Toschi di autosospensione, pur riconoscendo la sua professionalità”.

“SONO TEMPI STRANI”

Francesco Colombrita, vicepresidente del Circolo, commenta: “Sono tempi strani, ma neanche troppo. Negli ultimi anni abbiamo assistito non solo a persone singole della comunità Lgbti+ che hanno abbracciato posizioni politiche inevitabilmente lontane dalle nostre radici e dalle visioni del futuro delle nostre lotte, ma anche a pezzi del movimento stesso che hanno fatto lo stesso. Ho in mente ArciLesbica, che già in passato ha virato verso posizioni che l’hanno avvicinata ad Adinolfi”. In altre parole, continua Colombrita, “sicuramente sono tempi in cui occorre fare chiarezza, guardarsi molto bene attorno e se necessario arrivare anche a uno strappo, a un’interruzione dei punti di contatto, non tanto per una questione di epurazione, che non è sicuramente il nostro tema da affrontare, ma per un aspetto di chiarezza”.


LINEE POLITICHE OPPOSTE

Il vicepresidente del Cassero precisa: “Come realtà Lgbti+, antifascista e transfemminista che eroga anche servizi sul territorio e che da poco è diventata un centro nazionale antidiscriminazione, non ci possiamo certo permettere che nostri utenti si possano sentire non accolti perché potrebbero trovarsi davanti una persona che non condivide i nostri valori fondanti o che porta avanti la linea politica di chi nega le nostre stesse esistenze”, conclude Colombrita.

“MI HA COLPITO LA FRESCHEZZA DEL PROGRAMMA”

“Cerchiamo di dare un messaggio nuovo, un po’ più fresco- spiegava nei giorni scorsi Toschi in un’intervista a Radio Radicale- mi ha colpito la freschezza del programma elettorale, cerchiamo di dare qualcosa di nuovo a favore delle famiglie, di chi è disabile e di tutti coloro che sono stati lasciati indietro in due anni di pandemia. Possiamo restituire fiducia nelle Istituzioni e nella politica”.

(Foto di copertina e nell’articolo tratte dal profilo Instagram di Carlotta Toschi)

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