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Alessia e Giulia sotto al treno, una ragazza seduta sui binari. Il riconoscimento fatto dallo zio

Non ci sarebbero altre immagini utili oltre a quello dell'investimento. A Rimini ieri il padre e lo zio delle due ragazzine

Pubblicato:01-08-2022 15:19
Ultimo aggiornamento:01-08-2022 15:57

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RICCIONE – Non è ancora chiara la dinamica della tragedia che ha portato alla morte di Giulia e Alessia Pisanu, ieri mattina, travolte da un Frecciarossa alla stazione di Riccione, in provincia di Rimini.

IMMAGINI SOLO DELLO SCHIANTO

Le indagini da parte delle Forze dell’ordine riminesi proseguono, in particolare sui filmati delle telecamere alla ricerca di ulteriori particolari. Anche se, da quanto trapela, pare che le immagini utili riprendano solo il momento dello schianto. In corso ci sono anche l’autopsia e l’esame del dna disposti per chiarire lo stato psicofisico delle due ragazze, che avevano passato la serata nei locali della movida riccionese come spesso facevano.

IL COMUNE DI RICCIONE BLOCCA I COMMENTI AL POST

Già da qualche ora, intanto, il Comune di Riccione ha bloccato i commenti al suo post di cordoglio: “Crediamo- spiega l’amministrazione comunale- sia il momento del silenzio. Dobbiamo stringerci come comunità ed essere vicini al dolore della famiglia e degli amici delle due ragazze”. Mentre il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che in pomeriggio sarà a Rimini per la presentazione del progetto di digitalizzazione del lungomare e in serata parteciperà al format di Simona Ventura “Terrazza Dolce” vita al Grand hotel, sempre sui social esprime “massima vicinanza e le più sentite condoglianze alla famiglia delle giovani ragazze bolognesi. Ci stringiamo a loro e a tutta la comunità di Castenaso”. Anche il gruppo “Come vorremmo la nostra Riccione” ha sospeso le pubblicazioni per un giorno “in segno di cordoglio per l’immane tragedia. Troppo forti e dolorosi i commenti che si sono succeduti. Abbiamo tutti bisogno di un po’ di silenzio”.


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PADRE E ZIO DELLE RAGAZZE A RIMINI PER IL RICONOSCIMENTO

Le indagini della Questura non scartano al momento nessuna delle ipotesi, dalla tragica fatalità al suicidio. In base alle testimonianze raccolte, pare che la più giovane delle due sorelle fosse seduta al primo binario o comunque molto vicina alle rotaie, mentre la maggiore era entrata nel bar della stazione alla ricerca di un bagno. Padre e zio sono giunti nel pomeriggio di ieri a Rimini dal Comune di Castenaso per riconoscere le due ragazze, con il primo particolarmente sconvolto che avrebbe lasciato al fratello il triste compito.

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