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Gli ex M5S Crippa e D’Incà presentano ‘Ambiente 2050’: “Niente liste, ma parliamo col Pd”

Presentata alla Camera l'associazione che punta a "portare i temi dell'ambiente, della sostenibilità e della transizione ecologica nel fronte progressista"

Pubblicato:01-08-2022 13:20
Ultimo aggiornamento:01-08-2022 13:20

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ROMA – Un’associazione e un “contenitore” per “segnalare e portare” i temi dell’ambiente, della sostenibilità, del clima e più in generale della transizione ecologica “nel fronte progressista”. Un’iniziativa per “poter dare una voce in più alle persone” sui temi ambientali perché “dopo la pandemia vanno rimessi al centro perché ci sono risposte da dare nell’immediato“. Temi che devono tornare a “essere centrali nell’agenda politica delle forze che fanno parte dell’area progressista” e anche se “sicuramente non presenteremo liste” quello che accadrà “è in divenire ed è prematuro parlarne oggi”, ma sarebbe stato “strano non dialogare con il Pd, come abbiamo sempre fatto, e poi oggi nel momento in cui sembra abbia bisogno di affrontare questi temi”. Con queste parole Federico D’Incà e Davide Crippa introducono l’associazione ‘Ambiente 2050‘, presentata oggi alla Camera, della quale fanno parte anche l’altra deputata ex M5S Alessandra Carbonaro e il deputato M5S Maurizio Cattoi.

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“Il nostro interesse è poter dare una voce in più alle persone sull’interesse ambientale – spiega il ministro per i Rapporti con il Parlamento D’Incà in conferenza stampa alla Camera – ed è chiaro che lo faremo all’interno della parte progressista in cui tutti ci troviamo”. Infatti, “riteniamo importante proseguire con grande attenzione nella parte progressista, e aiutare in questo periodo di elezioni a portare i temi ambientali a essere centrali nell’agenda politica delle forze che fanno parte dell’area progressista“. Oggi “il Paese ha tutte le caratteristiche per portare questi temi nella vita quotidiana – afferma D’Incà -, un tema comune a tutti noi più di tante ideologie legate al passato”.


Questa associazione, prosegue Davide Crippa in conferenza stampa alla Camera, “è un contenitore e oggi si pone come prospettiva per cercare di raccogliere e dare stimolo nei contesti in cui abbiamo sempre lavorato per mettere i temi dell’ambiente e della sostenibilità al centro dell’agenda politica”. Ciò detto, “noi non ci siamo mai sottratti all’area progressista, è stato il cambiamento del M5S che ha creato una frattura, noi invece ci sentiamo di portare avanti quel percorso”.

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LA VOLONTÀ DI COINVOLGERE I GIOVANI

“Oggi segnaliamo la necessità” di mettere l’ambiente al centro “e cerchiamo di porre questi temi politici in un’agenda, vediamo come verranno colte queste istanze e come verrà accolta nel tessuto giovanile”, prosegue Crippa. “Per troppo tempo il tema dei movimenti giovanili ambientalisti è stato derubricato come manifestazioni studentesche e non affrontato con capacità di ascolto, ma se oggi un giovane su due si dice molto preoccupato per cambiamento climatico e otto su dieci sono disposti a seguire forze politiche che facciano di questi principi un cardine, vuol dire che la politica non è riuscita a trasformare lel idee in una proposta politica”. Quindi “abbiamo parlato con il Pd per comprendere quali siano le modalità con cui delle tematiche fronte del progressista potessero interessare, non al Pd ma al Paese, da qui in avanti vedremo quali risposte i dem e Letta vorranno dare a questo laboratorio, ci terremo aggiornati”.

Come spiega D’Inca, quella che ha portato a ‘Ambiente 2050’ è “un’idea sulla quale stavamo lavorando da qualche tempo per dare continuità alla nostra visione ed esperienza, maturata in Parlamento e in tutti i ruoli di governo e parlamentari” per dare risposte “alle esigenze della società civile e a chi è esterno a questi palazzi”. Quindi puntando al tema dell’ambiente “la sfida è per quell’anno, il 2050, data limite per la quale dobbiamo prendere decisioni chiave per la sopravvivenza delle nostra comunità – ricorda il ministro per i Rapporti con il Parlamento – l’ambiente si sta trasformando di anno in anno rendendo difficile anche vivere, basta guardare la situazione dei fiumi che rende difficile l’attività agricola“, e la data che dà il nome all’associazione “sembra distante ma è dietro l’angolo”.

Si tratta di “un’associazione che guarda alle persone – conclude D’Incà – vogliamo confrontarci con la società civile, cittadine e cittadini che ogni giorno lavorano per dare un esempio, e le comunità e le associazioni da loro costruite”, con “un forte collegamento con il mondo imprenditoriale e industriale, imprenditori e artigiani“, e poi con “educatori e insegnanti, la ricerca e l’università ma anche gli amministratori locali e i sindaci”, insomma “vogliamo essere un anello di congiunzione e adoperarci per il benessere comune“.

D’INCÀ: “HO LASCIATO IL M5S PERCHÉ HA MESSO IN DIFFICOLTÀ IL PAESE”

“Ho lasciato il Movimento 5 Stelle perché abbiamo messo in difficoltà il Paese. Ho passato dodici anni della mia vita all’interno del M5s, ma non c’erano altre scelte per rispettare i miei valori e i miei principi. Oggi presentiamo un’associazione nuova, politica e culturale, che si rifà ai valori elencati nei diritti civili e dell’ambiente di cui siamo stati portatori negli ultimi nove anni in Parlamento. Vi sono altri esponenti del M5S come Alessandra Carbonaro, Niccolò Invidia, Maurizio Cattoi che sono con noi in questa nuova associazione”. Queste le parole di Federico D’Incà, ad Agorà Estate Rai Tre, poco prima di entrare nella conferenza stampa di presentazione dell’associazione ‘Ambiente 2050’.

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