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Zingaretti a Calenda: “Ognuno con le sue idee ma si guardi in faccia la realtà”

In vista delle prossime politiche il governatore del Lazio ha inviato un messaggio al leader di Azione sul tema di un'alleanza tecnica per battere la destra

Pubblicato:01-08-2022 11:03
Ultimo aggiornamento:01-08-2022 12:16

zingaretti
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ROMA – “Ognuno con le sue idee ma si guardi in faccia la realtà che si è determinata”. È il messaggio che il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ha inviato, parlando a Radio 24, al leader di Azione, Carlo Calenda, sul tema di un’alleanza tecnica per battere la destra alle prossime elezioni politiche.

“Io mi sono battuto spesso in solitudine per una legge proporzionale con un’alta soglia di sbarramento, perchè era evidente che saremmo arrivati al punto di una difficoltà a costruire alleanze- ha spiegato Zingaretti- La formula con cui Letta ha posto il tema è corretta. Enrico ha detto ‘ognuno con le sue idee, ma costruiamo un fronte che combatte’. L’ambizione di Calenda è rappresentare in questo paese almeno una parte di ceti produttivi e moderati ma per le condizioni delle imprese niente è peggiore di una vittoria delle destre italiane, che hanno dentro i no euro, alleati di Orban contro l’Europa, coloro che hanno mandato a casa Draghi e che nella campagna contro il Covid abbiamo visto quale atteggiamento hanno avuto su tanti provvedimenti”.

Se da una parte Zingaretti ha preso atto che “c’è l’impossibilità in questo contesto di andare con i M5S per un elemento di credibilità” dall’altra “critico anche chi in questi anni ha usato solo i picconi contro un’alleanza mentre stava al governo. Atteggiamento molto sbagliato”.


IL GOVERNATORE: GRATIS ANCHE TRASPORTI E LIBRI PER CHI È IN DIFFICOLTÀ

Il governatore del Lazio ha, poi, parlato anche di scuola: “In un momento di così grandissima evasione scolastica dovremmo garantire che chi entra in un ciclo formativo in condizioni sociali difficili lo possa fare davvero gratuitamente: dai trasporti, ai libri, all’accompagnamento e, se vieni rimandato, a un tutor che non ti abbandona sul divano ma ti mette nel ciclo formativo”.

ZINGARETTI: PROBLEMA PIÙ GRANDE È OSCENO NUMERO DISUGUAGLIANZE

“Il problema più grande dell’Italia in questo momento è l’osceno numero di disuguaglianze. Alcuni giorni fa l’Istat ha detto che sono triplicate le persone in povertà assoluta e quadruplicate tra i giovani- ha spiegato- Le disuguaglianze non riguardano solo chi sta male, non sono un prezzo da pagare allo sviluppo, ma sono il fattore che nega lo sviluppo e ci fa stare in uno stato di perenne precarietà per tutti. Perché generano paura, scoramento, assenza di speranza”. Da dove partire? “Ad esempio- ha continuato Zingaretti- dal dire che questi miliardi di euro che stanno arrivando devono avere come obiettivo la riduzione delle disuguaglianze tra le persone, poi la parità salariale tra uomo e donna, uno stipendio in più, tassare i plurimiliardari e dare una dote ai 18enni, soprattutto a coloro che a parole hanno opportunità come gli altri ma in realtà abbiamo tassi di esclusione scolastica come mai dal dopoguerra. Una comunità che non si preoccupa di reinserire milioni di ragazzi nei cicli formativi è una società senza futuro. Dobbiamo ripartire da un investimento sulle persone e sulla natura”.

ZINGARETTI: RIACCENDERE SPERANZA, BASTA TUTTI CONTRO TUTTI

“La speranza va riaccesa oggi con proposte concrete e una meta da indicare. Nell’Italia del dopoguerra i ragazzi vivevano molto peggio di oggi ma la grande differenza era la forza della speranza. Bisogna avere la forza di finirla con questo tutti contro tutti- ha aggiunto- Dal secondo dopoguerra l’Italia non ha mai visto una massa economica molto come quella stiamo vivendo e programmando, dal Pnrr alla programamzione europea. Il tema non è non si può fare ma come in queste ore indirizzare le risorse per lo sviluppo”.

ZINGARETTI: SPOSO PROPOSTA LETTA SULLA DOTE AI 18ENNI

“Sposo la proposta di Letta sulla dote (ai 18enni, ndr) nel merito e nella forza evocativa di indicare una priorità: o noi apriamo questo Paese a una speranza di futuro per i ragazzi altrimenti non avremo futuro.
Nel 2021 abbiamo avuto neanche 400mila nuovi nati, stiamo diventando un paese di persone anziane, che peraltro non riusciamo nemmeno a prendere in carico fino in fondo- ha spiegato Zingaretti- O capiamo che le persone non fanno figli, anche perché hanno paura del futuro, e apriamo una stagione di potenti investimenti non solo sui servizi ma sull’università, la ricerca, il trasferimento tecnologico alle imprese e ridiamo una prospettiva di futuro all’Italia, oppure il resto sono chiacchiere, anche antipatiche”.
“Sono orgoglioso che nel Lazio passeremo nei fondi sviluppo e ricerca della nuova programmazione europea da 180 milioni a 550. O reinvestiamo lì o non abbiamo futuro- ha concluso Zingaretti- Quello di Enrico è stato un esempio di strada dove vogliamo andare”.

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