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Tokyo 2020, Tamberi salta più in alto di tutti: è oro olimpico

Il 29enne marchigiano salta a 2,37 metri e vince l'oro ex aequo con il qatariota Barshim

Pubblicato:01-08-2021 14:48
Ultimo aggiornamento:03-08-2021 09:24

gianmarco tamberi
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Dalla nostra inviata Erika Primavera

TOKYO – Straordinario Gimbo: Gianmarco Tamberi è oro nel salto in alto ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Il 29enne nato a Civitanova Marche è campione olimpico dopo aver saltato a 2,37 metri, a pari merito con il qatariota Mutaz Barshim. Bronzo al bielorusso Naksim Nedasekau. Tamberi ha conquistato l’oro olimpico nel salto in alto con la misura di 2,37, dopo aver provato tre volte la misura di 2,39. Stesso risultato per Barshim. La gara sarebbe dovuta proseguire con un tentativo a testa a una misura inferiore ma entrambi hanno deciso di fermare la gara dopo un colloquio con il giudice.

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Al termine della gara, Gimbo si è lasciato andare a lacrime di gioia. L’azzurro nell’ultimo salto ha portato in pedana allo stadio Olimpico il gesso dell’infortunio patito nel 2016 a Montecarlo, che gli costò la partecipazione all’Olimpiade di Rio. Poi, dopo la vittoria di Marcell Jacobs nella finale dei 100 metri, Tamberi è andato ad abbracciare l’altro azzurro nella pista dello Stadio Olimpico di Tokyo. E ai due azzurri sono arrivati anche i complimenti del premier Mario Draghi, che li ha invitati a palazzo Chigi per festeggiare i loro trionfi al rientro dal Giappone.

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“SENTIVO IL CUORE CHE MI ESPLODEVA”

“È pazzesco ragazzi, quando ho realizzato un minimo sentivo il cuore che mi esplodeva, fino all’altro ieri non sapevo se ne era valsa la pena. Oggi capisco che tutti quegli sforzi e quelle lacrime valgono qualsiasi cosa. Vorrei farvi provare l’emozione che provo io”. Gianmarco Tamberi è un fiume in piena di parole ed emozioni lucide che descrivono esattamente lo stato d’animo. Il campione olimpico del salto con l’alto a Tokyo 2020 racconta: “Non vedevo l’ora di fare questa gara, questo è stato il mio punto fisso da quando ho ricominciato la riabilitazione. È davvero una sensazione indescrivibile”.

“FELICISSIMO DI AVER VINTO INSIEME A BARSHIM”

Barshim è un grande amico, per me è il saltatore più forte di tutti i tempi. Ce lo siamo detti più volte: ‘Ti immagini cosa può essere vincere insieme?'”. Non c’è nemmeno un briciolo di rimpianto per Tamberi nel condividere la medaglia d’oro con il qatariota Barshim, che come lui ha subito un grave infortunio che avrebbe potuto comprometterne la carriera. “Quando il giudice ci ha chiesto se sapevamo come funziona il regolamento, ci siamo solo abbracciati – ha raccontato Gimbo – nessuno voleva togliere all’altro il momento più bello della sua vita. Io volevo solo pensare a raggiungere l’oro olimpico: mai in questi anni mi sono accontentato di quello che avevo raggiunto”.

“PARIGI 2024? NON CI PENSO, VOGLIO SOLO GODERMI L’ORO”

E per Tamberi questo oro è ancora più prezioso dato che è arrivato dopo anni molto difficili: “Gimbo non è mai cambiato, è cresciuto, è passato attraverso cose che non auguro a nessuno. Ho messo lo sport in cima a tutto nella mia vita, la mia ragazza ha messo il mio sport davanti alla sua vita“. E non è il momento per fare piani per il futuro: “Questa è la prima volta nella mia vita che voglio veramente godermi qualcosa, non riesco a pensare a Parigi tra tre anni – ha ammesso Tamberi – Anche il Mondiale di Portland era un un passaggio per arrivare a vincere le Olimpiadi di Rio”.

GIMBO, L’ANIMA ROCK DELL’ATLETICA AZZURRA

I Giochi di Tokyo sono la sua rivincita. Dopo l’infortunio alla caviglia che lo ha privato di Rio 2016, Gianmarco Tamberi, 29enne di Civitanova Marche, ha vinto la medaglia d’oro nel salto in alto a Tokyo 2020. Appassionato di basket, dal 2009 ha iniziato a praticare seriamente l’atletica sulla scia di papà Marco (finalista a Mosca 1980) e i risultati non sono mancati: è, infatti, l’unico azzurro ad aver vinto il titolo continentale outdoor (nel 2016) e indoor (nel 2019) nel salto in alto. Primatista italiano della specialità, Tamberi è stato prima soprannominato Half-shave (Mezza-barba) e poi Gimbo. Ha un passato da batterista, avendo suonato nel gruppo ‘The Dark Melody’ con un classico repertorio rock anni Settanta.

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