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FOTO | Namale (Youth Arise): “Lasciate decidere i giovani”

Parla fondatrice rete in Malawi, dal 19 agosto al Meeting di Rimini

Pubblicato:01-08-2019 14:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:35

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ROMA – “Basta con le imposizioni che arrivano dall’alto; a decidere le politiche per i giovani devono poter essere anche i diretti interessati, i giovani appunto”: a parlare e’ Rejoice Namale, 24 anni, fondatrice in Malawi di Youth Arise Network. “Un’organizzazione che costruisce dal basso, sostenendo spirito imprenditoriale, istruzione e volontariato” spiega in un’intervista con l’agenzia Dire: “L’obiettivo e’ sradicare la poverta’ e ridurre le disuguaglianze”.

A testimoniarlo i progetti del Network. In tre distretti del Malawi, dalla capitale Lilongwe alle citta’ meridionali di Zomba e Blantyre, sono stati formati oltre 120 giovani in tecniche di muratura, installazione di impianti elettrici, carpenteria, falegnameria e pittura. Numeri ancora maggiori hanno riguardato altri progetti di volontariato, con 300 ragazze e ragazzi coinvolti in citta’ e oltre mille in aree rurali.


Al centro sempre formazione, imprenditorialita’ e costruzione di indipendenza, l’impegno che a Rejoice e’ valso il riconoscimento della Commissione Ue: a giugno e’ stata uno dei 15 “Young Leader” ospiti a Bruxelles degli European Development Days, le Giornate europee dello sviluppo. “C’e’ un top-bottom approach, un approccio sbagliato, nelle scelte politiche per i giovani” ripete la fondatrice del Network. Convinta che al contrario “per affrontare le sfide, a partire da quella della mancanza di capitale e delle difficolta’ ad accedere ai finanziamenti, e’ necessario ripartire dal basso”.

Nelle iniziative in Malawi il nodo e’ sempre la formazione, sottolinea Rejoice: “Dobbiamo creare opportunita’, bypassando quel bivio che ai nostri ragazzi impone subito una scelta tra il sostentamento della propria famiglia e un’istruzione di qualita’”. Uno dei mantra del Network e’ la “financial literacy”, l’apprendimento degli strumenti economici e finanziari, si tratti di partita doppia o controllo di un bilancio pubblico. Sfide, queste, da affrontare partendo dalla scuola.

Tra le ultime iniziative del Network c’e’ il dono di 500 libri per la biblioteca delle elementari del villaggio di Chimutu. “Continuiamo a ricevere contributi anche in denaro per l’acquisto di testi scolastici” si legge in un post su Facebook. “Sarebbero benvenuti anche assi di legno e barattoli di pittura”. Per fare il punto di cio’ che serve e cio’ che manca, nei prossimi giorni, Rejoice tornera’ in Europa.

L’appuntamento e’ all’Arena internazionale, spazio di incontri al di la’ dei confini al Meeting di Rimini: il 19 interverra’ al panel ‘Al lavoro per diventare protagonisti della propria vita’; il 21 a ‘Educazione e ragazze: esperienze di women empowerment a confronto’; il 23 a ‘Il futuro della cooperazione e’ nelle vostre mani’. Un titolo, Rejoice sorride, che sa di promessa e di impegno.

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