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Giovani, Papa Francesco: “Mi piace tanto parlargli e ascoltarli”

Il commento del Papa alle nuove generazioni, di ritorno dalla Gmg di Cracovia

Pubblicato:01-08-2016 14:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 08:57

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cracovia_giornata gioventùROMA – (dagli inviati Sir a Cracovia) “A me piace parlare con i giovani. E mi piace ascoltare i giovani. Sempre mi mettono in difficoltà, perché mi dicono cose che io non ho pensato o che ho pensato a metà. I giovani inquieti, i giovani creativi…. A me piace e da lì prendo quel linguaggio”. È il tributo del Papa alle nuove generazioni, al ritorno dalla Gmg di Cracovia. “Tante volte – ha raccontato ai giornalisti del volo papale – devo domandare: ‘Ma cosa significa questo?’. E loro mi spiegano cosa significa. A me piace parlare con loro. Il nostro futuro sono loro, e dobbiamo fare il dialogo. È importante questo dialogo tra passato e futuro. E per questo io sottolineo tanto il rapporto fra i giovani e i nonni … Per dare anche la nostra esperienza, perché loro sentano il passato, la storia, che la riprendano e la portino avanti con il coraggio del presente. È importante”.

“A me non piace quando sento dire: ‘Ma, questi giovani dicono stupidaggini!’”, ha aggiunto Francesco: “Ma anche noi ne diciamo tante! I giovani dicono stupidaggini e dicono cose buone: come noi, come tutti. Ma sentirli, perché noi dobbiamo imparare da loro e loro devono imparare da me, da noi. E così si fa la storia e così cresce senza chiusure, senza censure”. Quanto alla terra che ha visitato per la prima volta, il Papa ha detto che “era una Polonia speciale, perché era una Polonia invasa ancora una volta, ma questa volta dai giovani. Cracovia, quello che ho visto, l’ho vista tanto bella. La gente polacca è tanto entusiasta.

Io avevo un’esperienza della conoscenza dei polacchi quando ero bambino e dove lavorava papà sono venuti a lavorare, dopo la guerra, tanti polacchi. Era gente buona e questo è rimasto nel cuore. Ho ritrovato questa bontà. Una bellezza”. Poi il Papa ha ripetuto la frase pronunciata alla Tauron Arena, durante l’incontro con i volontari, riferita alla prossima Gmg a Panama: “Non so se ci sarò, ma ci sarà Pietro… desidero che vi prepariate bene con la stessa forza, la stessa spiritualità e la stessa spiritualità e la stessa profondità con la quale si sono preparati i polacchi, gli abitanti di Cracovia e tutti i polacchi”. Infine, la spiegazione della piccola caduta a Czestochowa, mentre GMG16_1incensava l’altare: “Io guardavo la Madonna e mi sono dimenticato dello scalino… Ero con il turibolo in mano e lì, quando ho sentito che cadevo, mi sono lasciato cadere e questo mi ha salvato. Perché se io avessi fatto resistenza, avrei avuto conseguenze. Niente, sto benissimo!”.


Durante la conferenza stampa il Papa ha espresso il proprio dolore per la morte improvvisa avvenuta a Cracovia proprio in questi giorni dell’inviata Rai Anna Maria Jacobini. “Ieri – ha detto – ha ricevuto la sorella, i nipoti. È una cosa triste di questo viaggio. Poi ha ringraziato padre Lombardi, ieri al suo ultimo giorno come direttore della Sala Stampa vaticana dopo 10 anni, e Mauro, un addetto ai bagagli che lascia l’incarico dopo ben 37 anni”.

(www.agensir.it)

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