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Cultura, restauro mon amour, 135 domande per le scuole Iscr

Gli aspiranti restauratori hanno presentato domanda per accedere alle Scuole di Alta formazione dell'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro

Pubblicato:01-08-2016 10:38
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 08:57

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restauratori02ROMA – Sono 135 gli aspiranti restauratori, italiani e non, che hanno presentato domanda per accedere alle Scuole di Alta formazione dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (Iscr). Un trend positivo per le due sedi di Roma e Matera, che mettono a segno dieci richieste in più rispetto allo scorso anno. Dopo l’estate, per la carica dei 135 arriveranno le prove selettive: disegno il 26 settembre, a seguire, il 28, 29 e 30 settembre, le prove pratiche di tratteggio e modellato. Quindi, per chi supera i primi step propedeutici, dal 4 al 6 ottobre arriveranno le prove orali. Tre gli studenti stranieri, due francesi e un ragazzo coreano, che hanno scelto l’Italia e l’Istituto Superiore per diventare restauratori. “Loro- racconta all’agenzia Dire Donatella Cavezzali, direttore della Scuola di Alta formazione (Saf)- il 22 settembre affronteranno la prova di idoneità di italiano”.

Profilo per profilo, ecco allora quali sono i corsi sognati dagli aspiranti restauratori: per la sede di Roma sono stati messi a bando 10 posti per il settore Pfp 2 dedicato a Conservazione e restauro dei dipinti su tavola lignea, su tela, scultura lignea policroma e arte contemporanea. “Per questi 10 posti- dice Cavezzali- abbiamo ricevuto 91 domande”. Sempre a Roma, per il settore Pfp 4 che è quello dedicato al Restauro dei manufatti in ceramica, metallo e leghe, vetri vetrate e materiali organici, per 5 posti disponibili sono arrivate al San Michele 10 domande.

Per quanto riguarda Matera, i posti a bando erano 5 per il Pfp 2 e le richieste sono state 14. “A Matera- spiega il direttore- abbiamo attivato anche il settorerestauro03 Pfp 1 che riguarda Conservazione e restauro dei manufatti lapidei, dipinti murali, stucchi e mosaici. Abbiamo messo a bando 5 posti e le domande arrivate sono 20″. Il prossimo sarà il secondo anno per Matera, che nell’estate 2015 ha inaugurato la seconda sede italiana della Scuola di Alta formazione dell’Iscr. “Il bilancio è molto positivo- racconta Cavezzali all’agenzia Dire- perché il nostro sforzo e quello del direttore dell’Istituto, Gisella Capponi, è di fare avere le stesse opportunità a tutti i nostri allievi di Roma e Matera”.


Prova ne sia che “in questo momento sono insieme nel grande cantiere didattico allestito a Bologna per il restauro della Fontana del Nettuno”. Quella di Bologna è soltanto una delle tante Summer school organizzate dall’Iscr per gli allievi delle due Scuole. Tra le altre, da settembre “gli studenti potranno partecipare nei laboratori di Roma al restauro di un importante tondo ‘La Madonna delle rose’ di scuola di Botticelli proveniente da Palazzo Pitti- annuncia il direttore della Saf- Le Summer school sono un appuntamento annuale importante, in cui docenti e studenti condividono questa esperienza su un’opera di grandi dimensioni”.

Per il settore mosaici, invece, è in programma un cantiere didattico alla Cappella Caetani nella Basilica di Santa Pudenziana, a Roma, mentre per il restauro dei dipinti resaturatori01murali gli allievi si troveranno a lavorare direttamente sulla navata della Chiesa di San Martino ai Monti. I primi di agosto, poi, da Venezia arriverà al San Michele la grande tela di Vittore Carpaccio con l’Apoteosi di Sant’Orsola. “Nelle nostre Saf è dura entrare- avverte Cavezzali- ma la qualità della docenza e delle opere è unica”.

E dopo questo primo anno di corsi a Matera, adesso “stiamo aspettando la consegna della sede definitiva, che è molto prestigiosa e che è ospitata nell’ex convento di Santa Lucia- spiega Cavezzali- Purtroppo, alcune parti non ci sono ancora state consegnate formalmente, perché gli uffici del Comune non hanno completato i collaudi. Speriamo ardentemente che da qui a settembre ci diano l’edificio”. Finora la Saf di Matera è stata ospitata dai laboratori di restauro della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Matera. “Sono laboratori bellissimi, molto avanzati e perfettamente allestiti- racconta infine- Ma siamo in attesa di avere la nostra sede definitiva, i cui passaggi non dipendono da noi”.

di Nicoletta Di Placido, giornalista professionista

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