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Di Cesare (Engineering): “In Brasile tanto potenziale digitale”

Intervista all'amministratore delegato per le attività in Sudamerica dell'azienda italiana con un focus specifico nella trasformazione digitale: "Grandi opportunità ma bisogna conoscere il mercato"

Pubblicato:01-07-2022 14:03
Ultimo aggiornamento:01-07-2022 15:59
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Di Marcelo Rodriguez

SAN PAOLO DEL BRASILE – L’innovazione tecnologica e la digitalizzazione sono due tendenze che stanno crescendo in tutto il mondo. Qualsiasi impresa che oggi voglia essere competitiva nel mercato globale deve essere aggiornata sui nuovi modelli di business che emergono di continuo, anzitutto nel comparto della “digital trasformation“. Esistono aziende specializzate nell’aiutare altre società a stare al passo di questi cambiamenti, e una di queste è Engineering. Si tratta di una delle principali imprese italiane con un focus specifico nella trasformazione digitale, che opera in Brasile e in America Latina dall’inizio del decennio scorso. L’amministratore delegato per le attività in Sudamerica, Filippo Di Cesare, in un’intervista con l’agenzia Dire ripercorre la sua traiettoria nel mondo del business, ricostruisce la storia dell’azienda in Brasile e presenta le sue prospettive nel Paese.

Il dirigente comincia ricordando quando, dopo cinque anni di lavoro in una società italiana, dovette scegliere un incarico all’estero, in Brasile o in Belgio, e optò per la prima delle due possibilità. “C’è stato un adattamento molto semplice e naturale”, dice Di Cesare di quella decisione, presa sette anni fa. “Il Brasile è un Paese veramente ospitale e la vicinanza culturale ha aiutato molto, soprattutto sul versante culinario. San Paolo poi è una città molto italiana”.


Nel Paese sudamericano Engineering conta su grandi clienti, fra i quali ci sono Sabesp, Eletrobras e Tim, e opera nella trasformazione digitale in diversi settori. “Lavoriamo nella digital transformation per grandi imprese, dal settore alimentare a quello della sanità, per fare degli esempi”, sottolinea il dirigente. “Per una grande azienda di telecomunicazioni abbiamo realizzato il più importante progetto del Sudamerica per l’accesso all’ecosistema digitale. Stiamo collocando l’intelligenza artificiale al centro delle operazioni di una delle più rilevanti società alimentari al mondo e la più grande del Brasile”, continua Di Cesare. “Per la maggiore impresa idrica del Sud del mondo, invece, ci stiamo occupando della parte dedicata alla perdite d’acqua”. La premessa, che torna piu’ volte nell’intervista, è che “le applicazioni delle nostre tecnologie sono molteplici“.

Secondo Di Cesare, il Brasile ha un potenziale immenso e una delle maggiori sfide per le aziende è crescere in un modo sostenibile. Secondo il dirigente, il mercato brasiliano non conosce crisi e quindi saper dire di “no” è importante. “Credo che la più grande delle sfide sia crescere in modo sostenibile e non ‘fare il passo più lungo della gamba’”, ribadisce Di Cesare. “A volte dobbiamo dire ‘no’ a opportunità interessanti per dare priorità alla sostenibilità, senza pregiudicare l’eccellenza del nostro lavoro”.

Oltre alla crescita sostenibile, ci sono altri ostacoli a una crescita a ritmi rapidi. “Nel mercato si osserva una grande carenza di talenti“, sottolinea il dirigente di Engineering. “C’è un gap fra la domanda e l’offerta di talenti che la possono soddisfare”. Di Cesare evidenzia d’altra parte il potenziale che il Brasile ha da offrire, soprattutto per le aziende tecnologiche, perché, nonostante ci siano disuguaglianze economiche, un’ampia fascia della popolazione del Paese ha accesso a Internet e questo apre le porte a un gigantesco mercato di consumo. Ne sarebbe prova il numero crescente di start-up che aprono ogni anno in Brasile. “Penso”, sottolinea Di Cesare, “che l’anno scorso il Brasile abbia raccolto in capitale di rischio superiore al doppio dell’importo dell’anno precedente, circa 9 miliardi di dollari”.

Nonostante le tante potenzialità, il Brasile è un Paese che richiede molta conoscenza e molta dedizione, secondo il dirigente: “È come nel famoso detto ‘il Brasile non è un Paese per principianti’; quella brasiliana è un realtà complessa, piena di contraddizioni. E comunque le aziende hanno un potenziale enorme”. Di Cesare spiega: “Il Paese è la porta d’entrata al Sudamerica per tutto, fa parte del Mercosur e ha dimensioni degne di un continente, con una popolazione di 240 milioni di persone. Inoltre ha un’economia diversificata e per questo rappresenta un mercato molto attrattivo per investire”.

Di Cesare torna poi sulle complessità del Paese, evidenziando che “è difficile trattare con il Brasile come filiale commerciale, stando lontani, perché credo sia necessario conoscere da vicino un Paese così grande e complesso”. Per il futuro, sottolinea Di Cesare, Engineering vuole proseguire lungo il cammino intrapreso finora. “L’obiettivo è crescere molto“, sottolinea, “replicando un po’ qui il percorso fatto in Italia, dove l’azienda era sconosciuta ed è diventata la più grande realtà italiana e una delle principali dell’Unione europea nel settore”.

DI CESARE, CEO OF ENGINEERING: “BRAZIL IS AN EXTREMELY ATTRACTIVE COUNTRY FOR INVESTMENTS, BUT IT IS NECESSARY TO KNOW ITS REALITY TO BE SUCCESSFUL”

SAO PAULO – The technology market and digitalization are growing trends worldwide. Any company today that wants to be active and competitive in the global market needs to be up to date with the new business models that are emerging all the time, especially in terms of Digital Transformation. There are companies specialized in helping other companies to achieve this goal, as is the case with Engineering. Engineering is one of the main Italian companies focused on digital transformation, operating in Brazil and Latin America since the early 2010s. The Ceo of the Latin American operation, Filippo Di Cesare, gave an interview to Agenzia Dire where he told about his trajectory in the business world, the company’s operations in Brazil and what are Engineering’s prospects in the country.

Filippo Di Cesare says that after 5 years working at the company, he received the offer to take over an operation outside Italy and that between Brazil and Belgium, he preferred the tropical country. Di Cesare has been here for seven years. “It was a super easy and super natural adaptation, Brazil is a hospitable country and the cultural proximity helped a lot, especially the cuisine. São Paulo is a very Italian city”, said Di Cesare.

Engineering has a number of large clients in Brazil and operates in the digital transformation in several sectors, some of these clients are Sabesp, Eletrobrás, Tim, among many others. “We work in the digital transformation of large companies, in the food and sanitation sector, for example. We work in a big telecom company, we did the biggest project in Latin America to allow them to enjoy the digital ecosystem. For one of the largest food companies in the world and certainly in Brazil, we are putting artificial intelligence at the heart of their operation. For the largest water company in the south of the world, we are doing the water loss prediction part. So the applications of this technology are multiple“, explains the Ceo.

For Di Cesare, the country has immense potential and one of the biggest challenges for the company today is to grow in a sustainable way. For the Ceo, the Brazilian market does not know crises, so knowing how to say “no” is very important. “I think the main challenge is to be able to grow in a sustainable way and not take ‘a step bigger than the leg’. Sometimes we need to say no to interesting opportunities, so that we can grow sustainably, without jeopardizing the excellence of our work”.

In addition to sustainable growth, another challenge pointed out by Di Cesare is the lack of talent in the market, which makes faster growth impossible. “The market has a huge shortage of talent, so there is a gap between demand and supply of talent to satisfy this demand”. Filippo Di Cesare also highlighted the potential that Brazil has to offer, especially for technology companies, such as the consumer market itself, and that despite economic inequality, a wide range of the country’s population has access to the internet and that opens the door to a gigantic consumer market. Evidence of this is the growing number of startups that open in Brazil every year. “I think that last year Brazil raised in venture capital, more than double the amount in the previous year, approximately 9 billion dollars”, Di Cesare accounts.

The Ceo also warns that despite all the potential of Brazil, it is a country that requires a lot of knowledge and dedication. “It’s like the famous phrase ‘Brazil is not a country for beginners’. It is a complex country, full of contradictions, we know. But companies have huge potential. It is the first gateway to Latin America as a whole, is part of Mercosur and is a country of continental dimensions, with a population of over 240 million people. It is a country that has a differentiated economy and I understand that it is an absolutely attractive market to invest in.

Di Cesare also emphasizes that despite all its potential, “it is difficult to deal with Brazil as a commercial subsidiary, being far away, I think it is necessary to get to know a country so large and complex up close”. For the future, Di Cesare says that the company wants to follow in the footsteps of the matrix. “The company intends to grow very strongly, replicating a little here the path we took in Italy, where it started from an unknown company, and became the largest Italian company, and one of the main ones in the European Union in the sector”.

DI CESARE, CEO DA ENGINEERING: “O BRASIL É UM PAÍS EXTREMAMENTE ATRATIVO PARA INVESTIMENTOS, MAS É PRECISO CONHECER SUA REALIDADE PARA TER SUCESSO”

Por Marcelo Rodriguez

SAO PAULO – O mercado de tecnologia e a digitalização são tendências que só crescem no mundo inteiro. Qualquer empresa hoje que queira ser ativa e competitiva no mercado global precisa estar atualizada para os novos modelos de negócios que surgem a todo tempo, principalmente na questão de Digital Transformation. Existem empresas especializadas em auxiliar outras empresas a alcançarem esse objetivo, como é o caso da Engineering. A Engineering é uma das principais empresa italiana focada na transformação digital, que atua no Brasil e na América Latina desde o início dos anos 2010. O Ceo da operação na América Latina, Filippo Di Cesare, concedeu uma entrevista a Agenzia Dire onde contou sobre sua trajetória no mundo dos negócios, a atuação da empresa no Brasil e quais são as perspectivas da Engineering no país.

Filippo Di Cesare conta que após 5 anos trabalhando na empresa recebeu a oferta de assumir uma operação fora da Itália e que entre Brasil e Bélgica, preferiu o país tropical. Di Cesare já está aqui há sete anos. “Foi uma adaptação super fácil e super natural, o Brasil é um país hospitaleiro e a proximidade cultural ajudou muito, principalmente a culinária. São Paulo é uma cidade muito italiana”, disse Di Cesare.

A Engineering conta, no Brasil, com uma série de clientes grandes e atua na transformação digital em diversos setores, alguns desses clientes são a Sabesp, Eletrobrás, Tim, entre muitas outras. “Nós atuamos na transformação digital de grandes empresas, do setor alimentício e de saneamento, por exemplo. Atuamos em uma grande empresa de telecom, nós fizemos o maior projeto da América Latina para permitir a eles desfrutar do ecossistema digital. Para uma das maiores empresas alimentícias do mundo e com certeza, do Brasil, estamos colocando inteligência artificial no centro da operação deles. Para a maior empresa hídrica do sul do mundo, estamos fazendo a parte de predição de perdas hídricas. Então as aplicações dessa tecnologia são múltiplas“, explica o Ceo.

Para Di Cesare o país tem um potencial imenso e um dos maiores desafios para empresa hoje é crescer de maneira sustentável. Para o Ceo o mercado brasileiro não conhece crises, então saber dizer “não” é muito importante. “Acho que o principal desafio é conseguir crescer de maneira sustentável e não dar ‘um passo maior que a perna’. As vezes precisamos dizer não para oportunidades interessantes, para que possamos crescer de forma sustentável, sem prejudicar a excelência do trabalho”.

Além do crescimento sustentável, outro desafio apontado por Di Cesare é a falta de talentos no mercado e isso impossibilita um crescimento mais acelerado. “O mercado tem uma carência muito grande de talentos, então existe um gap entre a demanda e a oferta de talentos para satisfazer essa demanda”. Filippo Di Cesare ainda ressaltou a potencialidade que o Brasil tem a oferecer, principalmente para as empresas de tecnologia, como por exemplo o próprio mercado consumidor e que apesar de haver uma desigualdade econômica, uma ampla gama da população do país possui acesso a internet e isso abre as portas para um mercado consumidor gigantesco. Uma evidência disso é o crescente número de startups que abrem no Brasil todo ano. “Acho que no ano passado o Brasil captou em capital de risco, mais que o dobro que no ano anterior, aproximadamente 9 bilhões de dólares”, conta Di Cesare.

O Ceo também alerta que apesar de todas as potencialidades do Brasil é um país que requer muito conhecimento e dedicação. “É como fala a famosa frase ‘O Brasil não é um país para iniciantes’. É um país complexo, cheio de contradições, a gente sabe. Mas as empresas têm um potencial gigante. É a primeira porta de entrada para a América LAtina como um todo, faz parte do Mercosul e é um país de dimensões continentais, com uma população com mais de 240 milhões de pessoas. É um país que tem uma economia diferenciada e entendo que seja um mercado absolutamente atrativo para investir”.

Di Cesare ainda ressalta que apesar de todas as potencialidades, “é difícil lidar com o Brasil como uma filial comercial, ficando longe, acho que é preciso conhecer de perto um país tão grande e complexo”. Para o futuro, Di Cesare conta que a empresa quer seguir os passos da matriz. “A empresa pretende crescer de forma bem forte, replicar um pouco aqui o caminho que fizemos lá na Itália, onde se partiu de uma empresa desconhecida, e se tornou a maior empresa italiana, e uma das principais na União Europeia no setor.”

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