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Alex Britti: “Torno con un album strumentale perché sono ancora arrapato dalla chitarra”

Disponibile da oggi 'Mojo', il primo album strumentale della carriera dell'artista

Pubblicato:01-07-2022 09:31
Ultimo aggiornamento:01-07-2022 09:40

alex britti mojo
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ROMA – È un matrimonio che va a gonfie vele quello tra Alex Britti e la sua chitarra e che anzi oggi si rinnova divenendo un legame ancora più forte. L’artista romano pubblica oggi, venerdì 1 luglio, (per It.Pop distr. Believe) ‘Mojo’, il primo album strumentale della sua carriera, nato per dar ‘voce’ proprio allo strumento che è sempre stato il suo compagno di viaggio. Dieci le tracce in cui il cantautore ‘parla’ senza cantare una parola, eppure riuscendo a regalare un progetto fortemente evocativo, cinematografico e ambizioso.

“Il fatto che io suoni la chitarra si sa perché l’ho sempre ostentato in tutti gli album, sia con cose strumentali che con riff- racconta all’agenzia Dire- a questo punto, però, avevo proprio voglia di fare un album interamente strumentale dove potermi permettere di spaziare tra atmosfere e stati d’animo diversi”.

‘MOJO’, IL PRIMO ALBUM STRUMENTALE DI ALEX BRITTI

Sbagliato pensare, però, che ‘Mojo’ sia un disco “per chitarristi”, è semplicemente quello “di un chitarrista” che voleva cimentarsi in questa avventura. Affonda nel blues ma guarda alle sonorità del presente ‘Mojo’, prendendo spunto anche dall’elettronica, dal nu jazz e dal rock. È una sorta di melting pot di suoni che, nel loro insieme, convivono perfettamente. Il trucco di questa connessione impeccabile Britti lo ha trovato dentro sé: “Il segreto- svela- è mantenere vivo il sacro fuoco, la voglia. Devi scendere in studio, accendere il computer, i macchinari e sentirti arrapato della chitarra, della musica che fai. Altrimenti sembra come un matrimonio che non funziona più, io non sono diventato amico della chitarra, sono ancora amante“.


Cinquantatré anni, Alex – papà da 5 – riguarda al suo passato e si innamora ogni giorno di quello strumento che “è stato un compagno di gioco. Sono figlio unico- racconta- e forse la chitarra, così come la musica e gli strumenti in generale, sono stati anche fratelli e sorelle ma lo sono ancora. Crescendo sono stati una cosa molto importante, mi hanno tolto dai problemi, dalla strada. Mi hanno aiutato in un sacco di momenti. Penso alla chitarra come una persona che mi è sempre stata accanto”. Questo rapporto viscerale Alex lo porta anche dal vivo.

IL ‘MOJO TOUR’

Continua dal 3 luglio il ‘Mojo Tour’, una serie di date che lo vedranno protagonista fino al 3 settembre in giro per l’Italia in set completamente strumentali, anche se ci sarà spazio per qualche sorpresa cantata. Cosa c’è da aspettarsi? Britti ne è sicuro: “Tanta musica”. Tutte le informazioni sui concerti sono disponibili sul sito alexbritti.com alla sezione ‘Tour’.

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