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VIDEO | Ucciso in un agguato il cantante Hundessa, almeno 50 morti in disordini e scontri in Etiopia

Dopo l'uccisione del cantante, ci sono state proteste di piazza e disordini. Le violenze più gravi ad Ambo e Adama

Pubblicato:01-07-2020 13:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:35

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ROMA – Scontri di piazza, con almeno 50 morti vittime e arresti, anche di figure di spicco dell’associazionismo e della politica, dopo l’uccisione ad Addis Abeba del cantante Hachalu Hundessa. L’artista, 34enne, voce celebre della comunità oromo, noto per le critiche al governo federale dell’Etiopia, è stato assassinato lunedì all’interno della sua automobile nella capitale.

Secondo il commissario di polizia Endeshaw Tasew, citato dal quotidiano Addis Standard, si è trattato di un agguato “ben organizzato e sofisticato” con l’obiettivo di “far precipitare” il Paese nel “caos“.


Il fatto ha provocato proteste di piazza e stando a resoconti ufficiali, ci sono stati disordini e scontri tra dimostranti e agenti in cui sono state uccise almeno 50 persone. Lo riferisce il quotidiano Addis Standard, che parla di proteste tuttora in corso. Secondo il giornale, scontri si sono verificati in particolare ad Ambo, la cittadina della regione di Oromia dove domani si dovrebbe tenere il funerale dell’artista. Agenti di polizia avrebbero aperto il fuoco ferendo giovani che stavano manifestando.

Ad Adama, la principale città dell’Oromia, i morti sarebbero stati invece almeno dieci. Secondo Addis Standard, edifici governativi in centro sono stati dati alle fiamme. Il giornale riferisce anche di una protesta cominciata ieri ad Harar, sempre nell’Oromia. Nella città è stata vandalizzata una statua dedicata a Ras Makonnen, padre dell’imperatore Haile Selassie I, di dinastia ahmara, che fu governatore della città a inizio Novecento.

Nella notte sono finite in manette almeno 35 persone, tra le quali Jawar Mohamed, attivista e influencer fondatore del gruppo Oromo Media Network, già in rotta di collisione con il primo ministro Abiy Ahmed. Ahmed, in carica dal 2018, è il primo capo di governo con origini oromo, comunità maggioritaria dell’Etiopia da un punto di vista demografico ma a lungo ai margini dei processi politici.

Nel 2015 il cantante Hundessa aveva pubblicato il brano ‘Maalan Jirra’ nel quale denunciava l’emarginazione della comunità oromo e i tentativi del potere politico di annullarne cultura e tradizioni. Secondo Addis Standard, ad alimentare la tensione ha contribuito la decisione del governo dell’Etiopia di organizzare la cerimonia funebre e la sepoltura del cantante-attivista ad Ambo, la sua città natale, e non ad Addis Abeba, dove lunedì è stato compiuto l’assassinio.

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